Per la Fnsi è l’occasione per ribadire, ancora una volta, la vicinanza a Libera e Avviso Pubblico, nel richiamo forte alla Costituzione antifascista e antirazzista, nella determinazione a difendere la legittimità democratica contro la criminalità organizzata e l’illegalità, nel riaffermare la centralità del lavoro regolare e dei diritti sociali collettivi come presupposto irrinunciabile di una società civile e responsabile.
Diritti che per i giornalisti partono anche dalla ferma battaglia contro il precariato, le querele bavaglio (per cui è più che mai necessaria la calendarizzazione parlamentare in tempi brevi di una norma efficace) e le minacce, tutte armi di pressione indebite e pesantissime per una informazione libera e pluralistica, patrimonio comune e bene pubblico. La democrazia è trasparenza e, per questo, è fondamentale schierarsi sia con i cronisti minacciati che chiedere verità e giustizia per chi, come Ilaria Alpi e Miran Hrovatin 25 anni fa esatti, è stato ammazzato nell’esercizio della professione, cercando di fare luce nella fattispecie su traffici illegali non solo di rifiuti tra l’Italia e la Somalia.
La Fnsi in corteo chiederà che non sia archiviata la ricerca dei responsabili e dei mandanti non solo dell’uccisione di Alpi e Hrovatin, ma anche di tutte le vittime in attesa di giustizia, perché non se ne perda la memoria e nessuno sia condannato all’oblio. Al fianco di don Luigi Ciotti e di quanti ne condividono il percorso.
Il 21 marzo tutti a Padova con Libera. Corso sulle Mafie nel Triveneto, 4 crediti
Dalla parte della legalità, contro le mafie, contro i bavagli, contro le minacce, perché l’informazione libera è un bene comune e un patrimonio di tutti.
Ci saranno anche i giornalisti a Padova, giovedì prossimo, 21 marzo per far sentire vicinanza e militanza a don Luigi Ciotti e a Libera condividendone ideali e sforzi per sconfiggere criminalità organizzata, corruzione, diseguaglianze, povertà. Serve partecipare e in tanti alla XXIV Giornata della Memoria e dell’Impegno che, ogni 21 marzo, ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie.
E per i giornalisti è anche un’occasione di formazione: fra gli otto seminari tematici, in calendario, “Le mafie nel Triveneto, dal passaggio al radicamento” dà la possibilità di ottenere 4 crediti formativi, iscrivendosi sulla piattaforma Sigef
L’evento viene ospitato dalle 14.30 alle 17 nell’Auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano, via Altinate 71, Padova e sarà introdotto e moderato da Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Informazione. Relatori: Bruno Cherchi, procuratore della Repubblica di Venezia, Monica Andolfatto, giornalista del Gazzettino e segretaria Sindacato giornalisti Veneto, Luana De Francisco, giornalista del Messaggero Veneto e Antonio Vesco, Larco Università di Torino, sociologo.
La giornata è promossa da Libera, Avviso Pubblico in collaborazione con la Rai – Responsabilità sociale e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
“Passaggio a Nord Est, orizzonti di giustizia sociale” è il tema che accompagnerà il 21 marzo, durante il quale i familiari di vittime innocenti delle mafie saranno presenti a Padova e nei tanti luoghi dove si svolgerà la manifestazione.
Durante la giornata saranno letti i circa 1.000 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore, hanno compiuto il loro dovere.
Il programma: ore 9, Piazzale Boschetti partenza del corteo; ore 11, Prato della Valle arrivo corteo e lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie dal palco;
ore 12, intervento finale di don Luigi Ciotti.