Sindaca Elena Castellari di Montescudo – Rimini,
scrivo in riferimento al boicottaggio razzista subìto dal ristoratore Riccardo Lanzafame, titolare della Locanda Malatesta, per aver assunto come pizzaiolo un africano migrante. Dopo un intervento sulla pagina facebook cittadina di un paesano che abbinava la vicenda all’arrivo di un “papa nero”, tutto il paese ha smesso di frequentare la locanda. Ora l’autore del testo razzista ha ridimensionato il suo intervento ed è arrivata una clientela solidale con il Lanzafame, che invece di licenziare il suo pizzaiolo, ha affisso un coraggioso cartello all’ingresso per chiedere ai razzisti di non entrare.
Sindaca Castellari, in questa storia c’è un assente clamoroso: lei.
Tranne una dichiarazione di rito, non c’è notizia di una sua iniziativa di forte impatto compensativo pubblico. Come, per esempio, consumare una pizza insieme a tutta la Giunta nella Locanda Malatesta; o svolgere una seduta simbolica del Consiglio nei suoi locali; o invitare il pizzaiolo a parlare della sua storia di fuga e integrazione in una scuola. Sindaca, spero che questa email non le appaia troppo severa, ma le allucinanti notizie che vengono sempre più spesso dalla follia suprematista – cioè razzista, come l’ennesima strage neozelandese – impongono un’attenzione al tema alta. Per evitare che cicche lanciate da incoscienti nei fienili della frustrazione diffusa, generino roghi di violenza.
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