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Presentato il concorso “Rileggiamo l’articolo 3 della Costituzione”, iscrizioni aperte fino al 31 marzo

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L’attualità dell’articolo 3 della Costituzione. Che non dovremmo mai dimenticare, soprattutto di questi tempi. È stato presentato alla Fnsi, a Roma, il concorso “Rileggiamo l’articolo 3 della Costituzione”, organizzato da Articolo 21, Miur, Fnsi, Usigrai, Ordine dei giornalisti, Rai, Istituto italiano per gli Studi Filosofici, Ebu, Accademia Vivarium Novum ed Eurovisioni. Il concorso è rivolto agli studenti delle scuole superiori di secondo grado.
Alla presentazione hanno partecipato Beppe Giulietti, Vittorio Di Trapani, Elisa Marincola, Luciana Castellina e Renato Parascandolo, “anima” del concorso. Che ha detto: “Trenta righe per riflettere sul rapporto fra la piaga dell’analfabetismo funzionale che oggi affligge il 40 per centro degli italiani e il dettato della seconda parte dell’articolo 3 della Costituzione, che impegna lo Stato a ‘rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese’. Una bozza di sceneggiatura che consegneremo a registi di chiara fama affinché ne facciano una campagna di comunicazione che porti questo problema nell’agenda della politica e dei mezzi di d’informazione”.
I principi contenuti nell’articolo 3 sono di grande attualità. Principi che arrivano dal passato, ma che valgono per il presente e per il futuro, con il netto rifiuto della discriminazione su base razziale. Principi che al primo comma stabiliscono il divieto di operare discriminazioni: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Il secondo comma dell’articolo 3 sancisce, invece, il dovere della Repubblica di perseguire politiche di eguaglianza in senso sostanziale, finalizzate a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che pregiudicano, di fatto, il pieno sviluppo della persona umana, obiettivo che l’ordinamento giuridico intende rendere effettivo: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
La lettura coordinata dei due commi rivela che la parità dei soggetti di fronte alla legge costituisce una condizione necessaria ma non sufficiente affinché libertà ed eguaglianza della persona giungano a effettiva realizzazione. Elementi che sono ritornati negli interventi dei relatori.

Nel concorso – ha sottolineato Parascandolo – gli studenti sono invitati a riflettere sull’analfabetismo funzionale, una condizione di grave e crescente disuguaglianza sociale che riguarda, secondo l’Ocse, un italiano su tre. Si tratta di decine di milioni di cittadini che, pur sapendo leggere e scrivere, non dispongono di strumenti adatti a formarsi un’idea propria e originale del mondo circostante e delle sue dinamiche. Essendo inclini a credere a tutto quello che leggono o ascoltano sono esposti alla disinformazione, alla persuasione occulta, alle fake news, alle campagne d’odio: fenomeni che minano la coesione sociale, la solidarietà e la tolleranza delle diversità.
Ancora Parascandolo: il diritto alla consapevolezza e alla conoscenza è importante quanto il diritto alla salute e il diritto all’istruzione. L’analfabeta funzionale è un cittadino di serie B il quale, molto spesso, è inconsapevole di questo suo stato di minorità, complici anche i media e la politica che ignorano sostanzialmente il fenomeno. Pertanto, il concorso si propone di attirare l’attenzione dei giovani su questa piaga invitandoli a elaborare un testo breve da cui trarre spunto per una campagna informativa e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica contro questa ingiustizia che tradisce l’articolo 3 della Costituzione.
In apertura il presidente Fnsi Beppe Giulietti ha sottolineato l’importanza di “mettere in relazione due temi fondamentali per la democrazia come il diritto a essere informati e il diritto all’uguaglianza, formale e sostanziale”.
Per Luciana Castellina (Eurovisioni) l’articolo 3 è “un articolo difficile da realizzare perché per creare uguaglianza servono leggi disuguali per persone che uguali tra loro non sono. Bisogna fare una legislazione avendo in mente le persone reali che sono tutte diverse una dall’altra. L’analfabetismo funzionale è una delle cause della crisi della democrazia oggi che i corpi intermedi vengono messi in crisi da un modello sociale che si vorrebbe imporre a colpi di clic”.
Le iscrizioni delle scuole sono aperte fino al 31 marzo su www.rileggiamolarticolo3.it
Sul sito anche i materiali del concorso.


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