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Migranti. Mediterranea sbarca in Polesine

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Mediterranea sbarca in Polesine, nel pieno del braccio di ferro con il governo per consentire l’attracco in un porto sicuro in Italia di Mare Jonio, la nave che, messa in mare dalla rete di solidarietà battente bandiera italiana, ha salvato 49 naufraghi a 42 miglia dalle coste libiche. Occasione, una serata di finanziamento organizzata per le 20.30 di venerdì 22 marzo all’ostello Canalbianco in via Valmolin Inferiore Destro 340 ad Arquà Polesine da Anpi, Arci, Centro di documentazione polesano (Cdp), Cgil, Libera con la partecipazione del deputato Nicola Fratoianni che condividerà la propria esperienza a bordo della Mare Jonio.

Verrà, inoltre, proposto un buffet etnico con spettacolo di percussioni africane con un contributo minimo di 20 euro per i lavoratori e di 15 per gli studenti (prenotazione via sms o whatsapp al 3473182095 con nome e numero partecipanti) per supportare le attività di Mediterranea, perché le persone non vengano lasciate ad affogare in mezzo al mare, perché si dia corpo a un impegno risoluto, a partire dalle istituzioni repubblicane, contro la tratta degli esseri umani e l’inumanità dei lager libici, per l’affermazione del valore di ogni vita umana attraverso la costruzione di corridoi umanitari e politiche comunitarie di responsabilità verso chi, in condizione di vulnerabilità, fugge da povertà estreme e guerre. L’ostello Canalbianco non è un luogo qualunque in Polesine, ma uno spazio che ospita uno dei centri di accoglienza per persone richiedenti asilo. Una struttura importante nel territorio, al punto che venne visitato dallo stesso Matteo Salvini, allora solo segretario federale della Lega e non ancora ministro dell’Interno, nel corso della campagna elettorale per le amministrative del 2015.


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