di Silvio Palermo
MADE in JAIL nasce come idea e si realizza come associazione cooperativa nel 1983 dietro le mura del carcere romano di Rebibbia da un gruppo di detenuti che, durante il loro soggiorno all’interno del carcere, decidono e trovano il modo di esprimere arte attraverso la serigrafia e la stampa di magliette, con scritte, immagini e disegni, ritrovando così con l’impegno e la passione, una volta scontata la pena, il reinserimento di questo gruppo nella società e nel mondo.
Così, verso la fine degli anni 80, una volta in libertà, questo gruppo di ex-detenuti crea la Cooperativa che darà vita ad un vero e proprio movimento che lavorerà dentro e fuori degli Istituti Penitenziari italiani e che cambieranno la vita di tanti, attraverso la rieducazione al lavoro, formazione professionale e culturale di chi sta scontando una pena o di chi l’ha già scontata.
Ora, MADE IN JAIL pone i suoi obiettivi nell’espansione e con questo la creazione di più posti di lavoro per detenuti ed ex-detenuti che desiderano avere un’opportunità e uno spazio nel mondo.
Nata nel 1988 proviene dalla precedente esperienza del 1983, quando un gruppo di reclusi di Rebibbia, decide per la prima volta in Italia, di organizzare il proprio percorso di reinserimento e di prospettiva lavorativa in forma culturale ed artistica prima della fine della detenzione. Questa prima esperienza pienamente realizzata e prima in Italia, ha aperto una nuova prospettiva di reinserimento per migliaia di detenuti ed ex detenuti.
L’associazione MADE in JAIL ha il preciso intento di reinserire i detenuti nella società attraverso lo strumento della formazione in serigrafia; la realizzazione di stampe, loghi, immagini tipiche delle subculture quali quelle carcerarie o metropolitane. Per oltre 34 anni ha organizzato corsi di formazione in serigrafia in vari istituti penitenziari, il minorile di Casal del Marmo, la terza casa circondariale di Rebibbia, il minorile di Quartuccio a Cagliari e Villa Andreini a La Spezia.
Vantiamo la partecipazione a diverse mostre d’arte quali Enzimi (Roma), centro Alliende ( La Spezia) Melbourne (Australia) Centre Pompidou ( Parigi) Modena, Torino, Castiglione del Lago (Perugia), Treviso. L’associazione Made in Jail ha dato vita ad un vero e proprio laboratorio artigianale permanente presso la terza casa circondariale ICATT (istituto a custodia attenuata tossicodipendenti) di Rebibbia. Il laboratorio funziona da circa 16 anni consecutivi ed è gestito dal personale di MADE in JAIL a titolo di volontariato.
L’obbiettivo del laboratorio è coinvolgere i detenuti incoraggiandoli alla formazione culturale, motivandoli al lavoro facendo emergere anche le loro qualità artistiche. Un processo indirizzato alla riconquista della dignità sociale e culturale attraverso il lavoro visto come strumento principe nel migliorare la qualità della vita e nell’offrire opportunità concrete di reinserimento. I lavori sono interamente nel laboratorio presente in istituto anche attraverso l’utilizzo di materiali riciclati all’interno di Rebibbia.
Le tecniche utilizzate per la realizzazione delle opere sono varie: spray art, scultura ( materiali di recupero) pittura e serigrafie. Made in Jail ha lavorato nei laboratori delle carceri di Casal del Marmo (Roma1990-2000), Quartuccio (Cagliari estate 1996), Villa Andreina a La Spezia (1998-2000), e a tutt’oggi nella terza casa penale ICATT (istituto custodia attenuata tossicodipendenti) di Rebbibbia a Roma.
In particolare nel laboratorio di serigrafia del carcere minorile di Casal del Marmo (Roma1990-2000) oltre che con i ragazzi, si è creato un percorso dedicato tutto al femminile con un corso decennale riservato alle detenute (italiane e straniere) che insieme alla formazione professionale e artistica ha avuto come finalità la ricerca, lo studio e la sensibilizzazione culturale e civica sulla cultura del diritto/i e la esclusione sociale, sulla giustizia, sulla solidarietà e il carcere vista sotto il profilo della specifica femminile, per contrastare le situazioni legate allo abbandono, alla detenzione, all’emarginazione, maternità e violenza di genere.
Questo percorso continua anche nel carcere di Rebibbia di Roma dove al Giudiziario G8 con le transessuali da maggio 2017 a tutt’oggi continuiamo ad operare sul doppio livello formazione professionale e artistica/lotta alle discriminazioni sessuali ed emarginazioni/discriminazioni di genere.
In particolare con i minori abbiamo svolto le seguenti attività:
1 ) dal 1989 al 2000 attività di formazione e animazione sociale all’interno dell’istituto Penale Minorile di Roma “Casal del Marmo” e Centro di Prima Accoglienza Femminile, Via Giuseppe Barellai 140 ROMA con i bambini delle detenute ed i minori
2) giugno/sett 1996 presso istituto penale minorile di Quartuccio (Cagliari) attività di animazione e laboratorio di serigrafia con i minorenni
3) 1998 laboratorio di serigrafia e attività ludico e ricreative per minori con difficoltà famigliare presso comunità religiosa Borgo Amigo a EX Bastogi (RM)
4) nel 2008 con Associazione AFRICASI’ collaborazione attività di animazione presso slum Nairobi (Kenia) (ESTERO)
5) Luglio-Agosto 2011 e 2012 costruito laboratorio Serigrafia per bambini e giovani in difficoltà ad ACCRA GHANA presso struttura laica BIG ADA per ragazzi (ESTERO) link: https://www.madeinjail.com/it/galleria/fotografie/category/8-2011-2012-ghana.html
6) Ottobre-Novembre 2016 Laboratorio serigrafico per ragazzi nella scuola media di Karmela presso Bilbao SPAGNA. (ESTERO)
7) dal 2016 al 2018 progetto annuale di Made in jail con il garante dei detenuti della regione Lazio denominato “Famiglie Unite Oltre Le Sbarre” con la presenza delle famiglie e dei figli dei detenuti in attivita? ludiche e sociali in laboratori grafici ed artistici aperti al pubblico esterno e ai bambini dei non reclusi.
Chi siamo:
L’Associazione Culturale “MADE IN JAIL” sono un gruppo di detenuti ed ex detenuti politici provenienti dall’area della dissociazione al terrorismo. L’associazione MADE in JAIL è diretta emanazione della Cooperativa Seriarte Ecologica nata nel 1988 e nasce dalla precedente esperienza del 1983, quando un gruppo di reclusi di Rebibbia, decide per la prima volta in Italia, di organizzare il proprio percorso di reinserimento e di prospettiva lavorativa in forma culturale ed artistica prima della fine della detenzione.
Questa prima esperienza pienamente realizzata e prima in Italia, ha aperto una nuova prospettiva di reinserimento per migliaia di detenuti ed ex detenuti; successivamente altre realta? hanno seguito la strada tracciata da MADE in JAIL. L’Associazione collabora attivamente con gli enti e le istituzioni del territorio,
fra cui diverse associazioni e istituti penitenziari e ASL. Roma 2018