A Ponte di Piave. E’ in questo comune di confine, di poco più di 8mila abitanti, fra le province di Treviso e di Venezia, famoso per la sede della Stefanel e per le numerose cantine di viticoltori, che il presidio Veneto ha incontrato il presidente di Articolo 21.
Paolo Borrometi era all’auditorium della scuola primaria per presentare il suo libro, “Un morto ogni tanto”: di sabato sera, dopo cena. Lo ha fatto davanti a circa 200 persone. Parlando di mafia e di legalità, tracciando un parallelo fra la sua Sicilia e il Veneto, terra quest’ultima “colonizzata” dalla criminalità organizzata in anni e anni in cui il fenomeno è stato sottovalutato, ignorato, rimosso. Passando quindi dall’infiltrazione al radicamento, come riportato dalla cronaca recente delle ultime due inchieste, in ordine di tempo, della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Venezia; la ‘ndrangheta tra Verona e Venezia e la camorra a Eraclea nel Sandonatese.
Con Borrometi, in apertura di serata, Nicola Chiarini (portavoce), Monica Andolfatto e Sergio Zanellato si è discusso dei programmi futuri, di una campagna tematica da lanciare insieme con i presìdi del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia, ai quali a breve verrà chiesto di vederci per confrontarci su iniziative e proposte condivise.
Mentre Borrometi ha prospettato una riunione di tutti i presìdi regionali a Romamagari il 20 marzo a margine della tavola rotonda alla Camera per il venticinquesimo anniversario dell’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Sarà l’occasione per scambiarci le esperienze e per ragionare sul programma dell’associazione e sul suo assetto.
Ricordando il prossimo appuntamento cui Articolo 21 aderisce – il 2 maggio a Trentoper la Giornata Mondiale della Libertà di Informazione organizzata dal Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige e quello del Veneto e l’Assostampa del Friuli Venezia Giulia – si vuole ringraziare Paolo Borrometi per la sua quotidiana testimonianza attiva di un giornalismo libero e con la schiena dritta e per il suo impegno alla guida di Articolo 21, tallonato dall’instancabile e inarrivabile Beppe Giulietti.