È scoppiata la Primavera a Napoli e non è solo una primavera metereologica ma una primavera politica, sociale, fatta della riscoperta di ideali sempiterni che nella società odierna tendono ad essere accantonati seguendo la logica del politically correct e della demagogia. Nella giornata di ieri 24 marzo, a Napoli presso il ristorante D’Angelo Santa Caterina in via Aniello falcone, la comunità greca partenopea ha festeggiato l’indipendenza della Grecia dal dominio dell’impero turco ottomano. Un evento che storicamente ci riporta alla mente le azioni eroiche della eteria e di tutti i filosofi ed intellettuali della seconda metà dell’ 1800 europeo che si unirono in questa battaglia della madre Grecia contro il dominio turco Ottomano. Sono tantissimi i Greci di Napoli, alcuni “figli” della diaspora che iniziò proprio durante l’insurrezione del 1822, perfettamente integrati all’interno della città che li ospita, Uomini e Donne professionisti eccellenti della nostra contemporaneità che si ritrovano periodicamente per ricordare le loro origini per ricordarci che siamo tutti figli dello stesso mare, dello stesso cielo, della stessa terra. E nel festeggiare ieri l’indipendenza della loro Patria in una Terra straniera hanno sottolineato, per bocca del presidente Paul Kyprianou, quanto sia bello potersi sentire a casa sempre, in qualunque posto e come l’intercultura promuova la riscoperta della diversità come valore aggiunto, che non discrimina ma arricchisce. A fare da cornice alla giornata di festa, il coro dei bambini e delle bambine della scuola greca di Napoli che hanno fatto risuonare i canti della liberazione ellenica, patria non solo di chi la porta nel proprio Dna ma dell’Europa tutta e delle nostre comuni radici culturali e filosofiche.