Le due Associazioni regionali di Stampa, e con loro gli iscritti Dario Fidora (Sicilia) e Monica Soldano (Lazio), avevano inviato due diffide al Die per chiedere la convocazione della Commissione – cui la legge affida il compito di definire l’equo compenso e di redigere l’elenco delle pubblicazioni che ne garantiscono il rispetto – nonché, specifica la sentenza, «per l’accertamento dell’obbligo di provvedere in relazione alle medesime istanze mediante l’adozione di un doveroso provvedimento espresso».
Alla prima richiesta, il Dipartimento rispose che si sarebbe proceduto a riconvocare la Commissione non appena formalizzata la nuova compagine governativa e l’attribuzione dei relativi incarichi, compresa la delega per l’Informazione e l’editoria al vertice politico, a cui compete la presidenza della Commissione.
Otto mesi dopo, a dicembre 2018, non avendo ricevuto riscontro, è partita la seconda diffida, alla quale le amministrazioni destinatarie non hanno dato seguito.
Impugnato davanti alla giustizia amministrativa il silenzio della Presidenza del Consiglio e del Dipartimento per l’Editoria, il Tar ha dato ragione ai… continua su fnsi