Pene detentive che passano da un minimo di tre ad un massimo di sei anni, multe da 5 mila a 20 mila euro, ritiro della patente. E’ quanto prevede la bozza della relazione al disegno di legge dei senatori della Lega per le modifiche al codice di procedura penale e al testo unico delle leggi in materia di produzione, traffico e detenzione di stupefacenti di lieve entità
ROMA – Pene detentive che passano da un minimo di tre ad un massimo di sei anni, multe da cinquemila a ventimila euro, ritiro della patente. E’ quanto prevede la bozza della relazione al disegno di legge dei senatori della Lega per le modifiche al codice di procedura penale e al testo unico delle leggi in materia di produzione, traffico e detenzione di stupefacenti di lieve entità.
Il disegno di legge. La proposta normativa, che consta si soli 4 articoli, tende ad arginare il fenomeno da un lato attraverso un innalzamento delle pene edittali e, dall’altro, intervenendo su custodia cautelare, misure coercitive, arresto obbligatorio in flagranza e trattamento dei reati commessi da persone tossicodipendenti.
L’articolo 1 prevede che l’arresto obbligatorio in flagranza “avvenga per i delitti concernenti sostanze stupefacenti o psicotrope”. L’articolo 2 aumenta “dagli attuali sei mesi e quattro anni fino a tre e sei anni, i minimi e i massimi edittali per la fattispecie di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope di lieve entità. Analogamente, la multa passa dagli attuali euro 1.032 a 10.329 fino a un minimo di euro 5.000 e un massimo di euro 20.000”. L’inasprimento sanzionatorio da tre a sei anni “si riverbera sui limiti edittali previsti dagli articoli 272 e seguenti del codice di procedura penale sulle misure cautelari personali e, in particolare, dagli articoli 275, 280 e 287 del codice di rito”.
L’articolo 3, invece, interviene “sullo strumento della confisca obbligatoria e recependo un orientamento giurisprudenziale particolarmente rigoroso consente la confisca obbligatoria dell’autoveicolo o di altro bene immobile registrato quando abbia semplicemente agevolato la commissione del reato e sia potenzialmente utile per la consumazione di altri delitti della stessa natura”. L’articolo 4, infine, intende introdurre la sanzione amministrativa della revoca definitiva della patente in relazione ai gravi fatti di cui all’articolo 73 del testo unico degli stupefacenti”. (DIRE)