Il primo a sottoporsi alle primarie fu Agazio Loiero il 28 novembre del 2004 come candidato presidente della Calabria. Quelle ed altre primarie di quell’anno erano prove generali per arrivare alla prima Nazionale quando l’unione, il 16 ottobre del 2005, Porto a votare 4300000 elettori per scegliere il proprio candidato alla Presidenza del Consiglio. Vinse Prodi con 3.200.000 voti. Un bagno di popolo del centro-sinistra. Da quel momento in poi le primarie vengono utilizzate anche per la scelta del segretario del PD. Così Veltroni, il 14 ottobre di due anni dopo, viene eletto da una primaria che porta ai gazebo più di 3 milioni e mezzo di elettori. Vince su Rosy Bindi ed Enrico Letta con 2.700.000 voti. il 25 ottobre del 2009 si sceglie invece Bersani. 3.100.000 al voto ed è segretario con 1.600.000 voti. Franceschini si ferma a un milione e Marino a 400.000. Da statuto dei DEM il segretario è il candidato naturale alla Presidenza del consiglio. Matteo Renzi costringe però Bersani alle primarie. Il 25 novembre del 2012, al voto andarono oltre 3 milioni di elettori di Italia bene comune – né Bersani ne Renzi raggiungono il 50% più uno. Si va al ballottaggio e il 2 dicembre è Bersani a prevalere su Renzi con il 60,9% dei voti.
Siamo all’8 dicembre del 2013. Dopo le dimissioni di Bersani da segretario, alle primarie, Renzi sfida Cuperlo e Civati. Al voto 2.800.000 elettori e l’ex sindaco di Firenze prende il 67,55% dei voti. Matteo Renzi si dimetterà da segretario dopo la sconfitta del Referendum Costituzionale del 4 dicembre del 2016. Ad aprile del 2017 si ricandida alla segreteria. Renzi vince le primarie. Votano meno di 2 milioni di elettori ed il calo è sensibile. Il segretario ottiene il secondo mandato con un milione e duecentomila voti a scapito di Andrea Orlando e Michele Emiliano. Dopo il deludente risultato delle politiche del 2018 si dimette nuovamente il 12 marzo e la reggenza viene affidata a Maurizio Martina dall’assemblea nazionale del PD. Il reggente si dimette il 30 ottobre del 2018 e quindi si da il via ai congressi. Domenica sera ci sarà un nuovo segretario ma questo solo se uno dei contendenti raggiungerà il 50% più uno dei voti espressi.