Il Consiglio Comunale di Bergamo, nella seduta del 11 marzo 2019, ha approvato la seguente delibera consiliare per la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. La delibera, presentata dal gruppo “Sinistra unita per Bergamo” -di cui fa parte Luciano Ongaro socio di LeG- è passata con i voti favorevoli di Sinistra Unita, del Partito Democratico e della consigliera F.B. di Patto civico. Si sono astenuti i consiglieri della Lista Gori, del Movimento 5 Stelle ed il consigliere S.P. di Patto civico. Contrari i consiglieri di Lega nord, Forza Italia, Lista Tentorio e Fratelli d’Italia.
“1) Il conferimento della cittadinanza onoraria della Città di Bergamo concessa nel 1924 a Benito Mussolini, capo del Governo e del Partito Fascista, fu un atto dell’allora Commissario Prefettizio del Comune di Bergamo Franceschelli, rappresentante del Ministro degli Interni del Governo Mussolini. Il Commissario prefettizio si arrogò allora i poteri del Consiglio Comunale, sciolto nel 1923 per impossibilità di funzionamento democratico.
2) Noi non riconosciamo quella onorificenza per due motivi: in primo luogo per la sua intrinseca, già allora, antidemocraticità, giacché fu conferita con un atto d’autorità del Governo e non con un atto della nostra Città e del suo organo legittimo di rappresentanza, il Consiglio Comunale; inoltre per il suo contrasto, oggi, con i valori e i principi della nostra Costituzione Repubblicana, nata dalla sconfitta e dal ripudio del fascismo, di cui vieta la propaganda e la riorganizzazione.
3) Nel 2016, quando giunse alla Presidente del Consiglio Comunale la petizione per la revoca della Cittadinanza Onoraria a Benito Mussolini, anche noi ritenevamo, come il Sindaco Gori, che non fosse necessario “disseppellire la storia per processarla”, ma in questi tre anni molte cose sono cambiate, seppure in un tempo pur così breve.
4) Abbiamo assistito, e stiamo assistendo al rinascere, in Europa e nel nostro paese, di movimenti e di gruppi che ripropongono e praticano i presunti valori delle ideologie fascista e nazista: razzismo, nazionalismo, militarismo, violenza come regola dei rapporti umani, soprattutto verso i più deboli -oggi i migranti- disprezzo di genere (una rinnovato spirito di violenza verso le donne), disprezzo della democrazia. In Francia abbiamo assistito alla profanazione ripetuta di cimiteri ebraici con svastiche naziste. In Italia, alcuni utenti di una rete televisiva di Stato che aveva fatto un servizio su Primo Levi hanno scritto “basta ebrei”. Organizzazioni come Forza Nuova e Casa Pound fanno risorgere i simboli tragici di quella storia per celebrarla e riproporla e ci sono forze politiche che, anche se non affermano direttamente quei valori, legittimano e sdoganano quei gruppi e quella cultura.
5) Quindi si vuole disseppellire la storia per celebrarla. Allora è necessario seppellirla di nuovo, anche nei suoi simboli, affinché quell’epoca buia della storia dell’umanità non rinasca. Questo è il significato della nostra proposta di delibera, che accoglie la petizione di migliaia di cittadini democratici per la revoca della Cittadinanza Onoraria di Bergamo al capo del partito fascista Benito Mussolini.
6) Per questo motivo chiediamo che il Consiglio Comunale di Bergamo, nato e fondato sui principi della nostra Costituzione, ripristini la legalità democratica e costituzionale, non riconoscendo quella onorificenza e i suoi effetti nei propri atti e istituti, come il Registro dei Cittadini Onorari di Bergamo, disponendone la cancellazione.
7) Noi confidiamo che tutte le forze politiche democratiche di questo Consiglio, nate dalla Costituzione, vogliano riconoscere la giustezza politica e ideale di questa delibera, in una comune testimonianza e lotta contro il risorgere di ideologie che hanno segnato così tragicamente il nostro Paese.”.