“La storia della nostra democrazia è purtroppo punteggiata di avvenimenti tragici (stragi, omicidi, attentati…) che spesso rimangono senza verità e giustizia. L’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, 25 anni fa a Mogadiscio, è uno di questi. Se la magistratura non è in grado di far luce su un crimine per il quale un innocente ha scontato diciassette anni di galera, ebbene, si sappia che noi giornalisti non archiviamo…”.
Lo ha detto Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa Fvg, nel ricordo dei due giornalisti che si è tenuto oggi a Trieste, nel giardino della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin. Alla cerimonia, coordinata da Giovanni Marzini, segretario del Premio Luchetta, hanno partecipato parenti, amici e colleghi di Miran. E fra gli altri Fabiana Martini, coordinatrice di Articolo 21 Fvg, Mattia Assandri, segretario regionale dell’Ordine dei giornalisti, e Daniela Luchetta, presidente della fondazione che aiuta i bambini vittime delle guerre e delle violenze.
“Sono passati 25 anni anche dall’assassinio di Miran e Ilaria a Mogadiscio, avvenuto appena due mesi dopo quello di Marco, Saša e Dario – ha detto Daniela Luchetta -. Al fatto terribile in sé si aggiunge l’amarezza di non essere arrivati da nessuna parte nella ricerca della verità su quanto accaduto. Ad oggi abbiamo solo un’indagine che si avvia ad essere archiviata”.
“Vorrà dire – ha concluso Muscatello – che ci faremo carico noi di proseguire nella ricerca di verità e giustizia. Lo dobbiamo a Ilaria, a Miran, ai loro cari, ma anche a tutti i caduti dell’informazione”.