La Camera si occupa di un referendum propositivo che desta molte perplessità e che potrebbe togliere al Parlamento molto del potere di iniziativa legislativa. Protesta solamente Leu “nella prassi e nelle dichiarazioni della maggioranza andiamo verso la negazione della democrazia rappresentativa” ha detto in aula la senatrice De Petris.
Ci sono poi altre iniziative che tendono a disgregare lo Stato che abbiamo: regioni che rivendicano leggi e autonomie speciali.
Questo è solo una rapida e parzialissima ricognizione sufficiente a spaventare i cultori della Costituzione. Il Pd non è contrario e ha chiesto di trattare sulla base di una proposta del costituzionalista Ceccanti: trasformare il Senato in una Camera delle autonomie senza rapporto di fiducia col governo. Sulla scia della riforma Boschi.
Insomma qualcuno si svegli, prima che ci troviamo a piangere sulla Costituzione tradita…
Il mio è un grido di dolore, solitario per ora. Siamo tutti giustamente indignati per la politica sull’emigrazione, per la mancanza di lavoro e di prospettive. Ma non perdiamo ciò che di più prezioso abbiamo, ciò che ci consente e autorizza a fare quelle sacrosante battaglie.
Usciamo vi prego dal sonno della ragione!