Scontri e feriti oggi a Tirana durante la manifestazione organizzata dall’opposizione di centrodestra per chiedere le dimissioni del governo del premier socialista Edi Rama. Secondo Albania Daily News, almeno sei manifestanti e due poliziotti sono rimasti feriti negli scontri scoppiati quando alcuni delle migliaia di manifestanti hanno cercato di entrare all’interno della sede degli uffici del primo ministro lanciando bottiglie molotov. A questo punto gli agenti hanno risposto usando gas lacrimogeni e idranti, si legge sul sito del Tirana Times. La vice ministra dell’Interno albanese, Mirela Miroli, ha difeso l’operato degli agenti che hanno risposto all’assalto condotto contro la sede del governo durante la manifestazione di oggi a Tirana. Il leader dell’opposizione Luzlim Basha, aveva accusato i poliziotti di aver provocato i manifestanti in una dimostrazione che doveva essere pacifica.
La delegazione dell’Unione europea a Tirana, le ambasciate dei paesi membri, la rappresentanza diplomatica Usa e quella dell’Osce, hanno duramente condannato gli atti violenti verificatisi durante la protesta di oggi davanti alla sede del governo, organizzata dall’opposizione di centrodestra guidata da Lulzim Basha per chiedere “un governo transitorio che garantisca elezioni libere”. A piuù riprese i manifestanti hanno cercato di sfondare le porte dell’entrata principale della sede del governo, ritirandosi poi dal lancio di lacrimogeni da parte della Guardia repubblicana. In una congiunta dichiarazione la delegazione dell’Ue e le ambasciate degli Stati membri a Tirana hanno “esortato tutte le parti a fare tutto il possibile per evitare ulteriori violenze e interruzioni”.
“Il diritto dei cittadini di esprimersi attraverso la protesta pacifica è un valore fondamentale di una moderna democrazia europea. Tuttavia, danneggiare la proprietà pubblica e ricorrere alla violenza non è accettabile”, si precisa nel comunicato. “Tutte le parti devono dimostrare autcontrollo e riporre la calma”, si legge nella dichiarazione diffusa dalla sede diplomatica statunitense. “Noi invitiamo tutte le forze politiche a denunciare questi atti e intraprendere i necessari passi per garantire che la situazione torni ad essere pacifica e costruttiva”, conclude la dichiarazione dell’ambasciata Usa. Lo stesso appello è stato rivolto anche dalla rappresentanza dell’Osce. “L’escalation della violenza va contro i principi di una protesta democratica e pacifica. I promotori e gli autori della violenza sono i diretti responsabili degli incidenti di oggi”, sottolinea la dichiarazione dell’Osce.