Robert Biedrón, il primo uomo politico polacco dichiaratamente omosessuale, ha ieri presentato, in maniera ufficiale, il nuovo partito di centrosinistra Wiosna (Primavera), che si oppone ai conservatori al potere, vicini alla Chiesa cattolica.
L’inizio della formazione dell’ex sindaco di Słupsk (carica che ha esercitato fino al 21 novembre scorso, dopo essere stato, dal 2011 al 2014, deputato della Seym, Camera bassa del Parlamento polacco) coincide con l’inizio della campagna elettorale per le elezioni europeee in maggio e, a più lungo termine, per quelle legislative polacche in autunno.
Alla presenza di oltre 6.000 persone, riunitesi presso il centro sportivo Hala Torwar di Varsavia, Biedrón ha detto di voler realizzare il testamento politico di Paweł Bogdan Adamowicz, assassinato il 14 gennaio scorso. Ha quindi annunciato i principali punti del suo programma, compresa la separazione tra Chiesa e Stato, in un Paese prevalentemente cattolico, in cui il clero esercita una notevole influenza. Ha anche proposto la parità salariale per donne e uomini, la liberalizzazione dell’aborto, il riconoscimento legale di una partnership tra persone dello stesso sesso.
Dal punto di vista ecologico vorrebbe «chiudere tutte le miniere di carbone» entro il 2035, per ridurre lo smog in uno dei Paesi europei più inquinati, dove si stima che 50.000 morti premature siano attribuibili a una cattiva qualità dell’aria.
Il programma del 42enne Biedrón, che, sposatosi in Australia con Krzysztof Śmiszek nel 2002, è da anni attivista per i diritti Lgbti (è cofondatore dell’importante associazione Kampania Przeciw Homofobii) e si dichiara ateo, sembra trovare il favore dell’elettorato.
Secondo un sondaggio, realizzato dall’Instytut Badań Rynkowych i Społecznych (IBRiS) per Onet.pl e relativo alle europee, Wiosna è sostenuto dal 6,4% dei polacchi sì da collocarsi al terzo posto, anche se molto indietro rispetto al partito conservatore Prawo i Sprawiedliwość (Pis) al potere, sostenuto dal 36,2% dei votanti, e ai cristiano-democratici di Platforma Obywatelska (Po), che si attesta, al momento, al 29,6%.
Biedrón mira anche a ridurre i contrasti in una Polonia molto divisa, che non ha ancora superato lo shock dell’assassinio del sindaco di Danzica. Tale omicidio ha portato la classe politica a riflettere sulle conseguenze di dichiarazioni improntate all’aggressività e all’odio, che hanno segnato la vita pubblica poloacca negli ultimi tre anni.
«Ora più che mai – ha affermato Biedrón ad Hala Torwar – abbiamo bisogno di energia positiva. Dobbiamo raccogliere l’eredità di PawełAdamowicz». Quest’ultimo, pur essendo cattolico, aveva sostenuto, come noto, la comunità Lgbti e accolto numerose persone rifugiate a Danzica.