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Il giornalista Ahmed Husein assassinato per aver scoperto la corruzione del calcio in Ghana

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Ancora una vittima tra gli operatori della stampa: Ahmed Husein era un giornalista africano, convinto che la corruzione del suo paese dovesse essere denunciata senza timore di rischiare la sua vita. Per aver svolto un’inchiesta sul calcio ghanese,  in grado di smascherare un sistema di partite truccate, è stato assassinato mercoledì scorso mentre rientrava a casa ad Accra, la capitale del Ghana, colpito a morte da colpi d’arma da fuoco. L’ennesima vittima tra chi ha scelto nella vita di stare dalla parte della verità e della giustizia. Aveva solo 34 anni e amava il suo lavoro che svolgeva con grande dedizione tanto che era stato scelto da Anas Aremeyas Anas (un giornalista investigativo ghanese di fama internazionale, definito da Barack Obama nel 2009, un “giornalista coraggioso che ha rischiato la vita per segnalare la verità”), per infiltrarsi nel settore calcistico dove aveva scoperto una corruzione diffusa. La Confederazione calcistica africana era intervenuta e aveva sospeso 50 arbitri. Le conseguenze dello scandalo avevano portato alla squalifica a vita del presidente della Federcalcio Kwesi Nyantaki dopo che le accuse a lui mosse erano state provate dalle immagini di un video in cui appariva mentre accettava le tangenti. La vendetta non si è fatta attendere e Ahmed Husein è stato raggiunto da tre proiettili sparati dai killer a bordo di una motocicletta. Anas  Aremeyas Anas ha pubblicato su twitter un post che ricorda il collega così:  Triste notizia, ma non dobbiamo restare in silenzio. Riposa in pace”.Yaw Boadu Ayeboafo, presidente della commissione nazionale per i media ha subito rivolto un appello alle forze di polizia affinché vengano consegnati alla giustizia i responsabili dell’efferato omicidio.


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