Formigoni ha finalmente la possibilità di ritrovare la propria dignità. Succede spesso che un criminale profondamente egoista e violento fuori, diventi una persona diversa grazie al carcere. Dove c’è tempo per ripensare al proprio passato, alle proprie vittime e spesso emerge l voglia di ricostruirsi.
Lo dico perché ho parlato con detenuti, ex detenuti, cappellani del carcere. E tutti mi hanno detto che il trauma di passare dall’Ufficio Matricole – dove consegni quello che hai in tasca e ti viene assegnata una cella – è indelebile. Come gli sguardi silenziosi di quelli che già sono nella cella dove arrivi. La solitudine senza voglia di mangiare dei primi giorni, fino a quando nell’ora d’aria parli con qualcuno, inizi a realizzare la tua nuova condizione, fai qualche lavoretto, cominci a scrivere e leggere lettere, ti abitui all’odore d’ascelle degli altri, aspetti il colloquio come l’acqua.
Formigoni passerà dal lusso all’essenzialità, dall’ipocrisia alla sostanza, dal parlare a vanvera di poveri, a conoscerli. E’ giusto che il corruttore Formigoni sia stato recluso, ma auguro al detenuto Formigoni di diventare una persona nuova
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