Stamattina ho voluto fare visita alla scuola napoletana, che ha difeso ‘Bella Ciao’, una inno simbolo non solo della Resistenza, ma dei valori fondanti della Costituzione Italiana”. Anche Giuseppe Giulietti, insieme con Claudio Silvestri (Segretario Unitario dei giornalisti della Campania), Désirée Klain (rappresentante campana di “Articolo21”) e Laura Viggiano (componente del direttivo Sugc), ha portato questa mattina la sua testimonianza all’Istituto De Amicis. Il Presidente della Federazione Nazionale nella Stampa ha voluto incontrare la preside Adelia Pelosi e le insegnanti, che furono costrette ad alzare, lo scorso Natale, un muro di protezione attorno alla recita scolastica dedicata all’Unità d’Italia. Perché un padre, politico leghista, aveva definito l’inno partigiano, “un indottrinamento politico”. Suscitando polemiche su tutti i media italiani. L’occasione è stata la visita alla mostra “CucùTeté! Come appare e scompare la città negli occhi di un bambino”, una mostra (frutto di un concorso internazionale, realizzato a Scampia, per la direzione artistica e l’ideazione di Désirée Klain), che è stata donata alla scuola De Amicis dall’Associazione Culturale “Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria”, in collaborazione con Articolo21 Sezione Campania.
La mostra è stato il risultato di “Non si imbavaglia la Legalità”, un laboratorio di giornalismo, che si è tenuto nel 2017, ideato e realizzato sempre dalla Klain (e con l’apporto di Articolo21). Durante le cinquanta ore di lezione si è voluto cercare di interessare gli aspiranti redattori alla fascinazione del bene, attraverso storie ed esempi di vera legalità e a capire l’importanza della libertà di stampa.