Perplessità per le misure che l’Italia ha adottato per contrastare la tratta degli esseri umani e condanna per i toni e le posizioni razziste e xenofobe di esponenti del Governo, che preoccupano e destano sconcerto, sono state espresse oggi dal Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa attraverso un rapporto sull’Italia.
Dopo aver evidenziato le azioni ritenute valide, come le modifiche al Codice penale in materia di tratta di esseri umani e l’adozione di una legge per rafforzare le tutele garantite ai minori non accompagnati, il Greta ha espresso il timore che la legislazione sul diritto di asilo recentemente adottata, che esclude i richiedenti dall’accesso alle strutture di accoglienza, possa lasciare senza assistenza possibili vittime di tratta.
Inoltre l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha votato a Strasburgo un ulteriore rapporto sul nostro Paese nel quale si dice “preoccupata” dall’aumento, da parte dei politici italiani, dei discorsi di incitamento all’odio, razzismo e xenofobia nell’ambito dei discorsi pubblici, in particola modo sui social.
La delegazione italiana ha proposto degli emendamenti di modifica di tale rapporto che sono stati bocciati.
Questa “bacchettata” arriva all’indomani della richiesta del Tribunale dei ministri di procedere nei confronti del ministro dell’Interno Salvini sul caso Diciotti.
Ma il vicepremier e leader della Lega non sembra curarsene. Anzi. E c’è da aspettarsi altri episodi come lo sgombero del Cara di Castelnuovo e dell’ennesima chiusura nei confronti di navi impegnate nei soccorsi in mare, come la Sea Watch, è il loro carico di disperati in fuga da guerre e crisi umanitarie.