Non lascia cadere la polemica, anzi raddoppia. Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri “costretto” a spiegare il valore della bandiera della pace esposta sul palazzo municipale,fornisce la versione B del putiferio scatenato da Casapound nei suoi confronti proprio in relazione a quella bandiera. “Queste persone, diciamo la verità, non hanno niente da fare e, in più, hanno molto da imparare. – dice – Il loro problema non è la bandiera ma la lettera che ad agosto scorso ho inviato al Prefetto di Roma, al sindaco della capitale e al Ministro dell’Interno per sapere cosa intendono fare, ciascuno per la propria competenza, in relazione alla sede nazionale di Casapound che si trova in uno stabile occupato abusivamente da 15 anni, senza che alcuno intervenga”.
Nessuno dei tre destinatari le ha risposto?
“Finora no. Ho visto comunque che il Prefetto di Roma ha trovato il tempo di rispondere in relazione alla lettera che Casapound aveva inviato circa la bandiera esposta al Comune di Velletri. Ma è bene precisare che il Prefetto dice che tra le bandiere ci deve essere una certa distanza, cosa rispettata nel caso di Cerveteri, non dice – come fa credere Casapound – che la bandiera della Pace non deve essere esposta”.
Lei si sente attaccato dalla destra?
“No, affatto. La destra istituzionale, contro cui mi sono contrapposto alle elezioni e ho vinto, in questi giorni ha preso posizione contro Casapound e ho molto apprezzato questa forma di rispetto che è esattamente nello spirito democratico che anima la nostra città. Qui tutti possono parlare, anche queste persone che dicono certe cose. Va bene così. Poi, se posso aggiungere, questa storia si è rivelata deleteria per chi l’ha sollevata e un’ottima promozione per chi, come me, crede nella pace. Infatti adesso anche il sindaco della vicina Allumiere esporrà la bandiera”.
E sulla sede di Casapound di Roma?
“Aspettiamo la risposta del Ministro e del sindaco che si sono più volte espressi contro le occupazioni abusive. E attendiamo pure la risposta del Prefetto. Io sto qui, a Cerveteri, una città orgogliosamente antifascista. I fascisti non abitano qui, c’era una sede di Forza Nuova e l’hanno chiusa”.
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