“La difesa dei diritti di una collettività deve ripartire essenzialmente dai luoghi di produzione dei saperi”. È questo il monito attorno al quale il 18 gennaio si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Art.21 Emilia Romagna. L’evento, organizzato nella sala Kelsen del Centro Interdipartimentale di ricerca “Gaudenzi e Fassò”, ha voluto dar vita ad un momento di riflessione che abbracciasse le numerose componenti sociali disseminate nella realtà cittadina: giornalisti, docenti e studenti universitari. Un segnale forte, originato dalla consapevolezza di vivere in un Paese all’interno del quale è sempre più tangibile la costruzione di politiche esclusive ed “escludenti”, e si rende necessaria -come accennato dal Presidente Giulietti- l’attuazione di sinergie operative fra i diversi ambiti artistico-culturali. Proprio in quest’ottica l’associazione ha ribadito la volontà di collegare la propria programmazione ai temi della memoria e della legalità, rendendo -in parte- omaggio a quella cultura della tolleranza e del ricordo tipica dell’esperienza emiliano romagnola. Sono diversi gli eventi proposti dal tavolo di coordinamento regionale:
- Il lancio di “Giro del Mondo”, programma Rai ideato da Loris Mazzetti in ricordo del maestro Enzo Biagi;
- La rappresentazione teatrale a cura di Lirio Abate sulla storia dei giornalisti uccisi dalle mafie ed il ricordo delle loro azioni professionali contro il potere e i mafiosi;
- La realizzazione di un dibattito a Conselice sulle nuove destre ed il radicamento nel territorio emiliano;
- La partecipazione a “P2 Story. Dal Sudamerica a Bologna, passando per via Fani”. Evento promosso dalle associazioni Piantimolamemoria, Associazione familiari delle vittime del 2 agosto, Ombre sulla Repubblica Bologna, Libera Bologna, Anpi Emilia Romagna, Cgil, Fondazione DI Vittorio, Ass.24 Marzo Onlus;
- La realizzazione di un tavolo di confronto nel piacentino su “Giornalismo e precariato”.