Nella Giornata mondiale il focus dell’Osservatorio nazionale salute nelle regioni italiane: 2,6 milioni sono over65 e vivono al Sud. Troppo basse rispetto ad altri Paesi Ue le risorse destinate alle politiche. Finanziamenti sbilanciati sul fronte pensionistico. “Situazione destinata a peggiorare a causa dell’invecchiamento”
ROMA – Spesso sole e in condizioni di vulnerabilità, i servizi loro dedicati sono scarsi e troppo poche le risorse a disposizione, mentre le loro famiglie sono costrette a supplire le mancanze delle Istituzioni nazionali e locali. In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, promossa dalla Commissione Europea in accordo con le Nazione Unite che si celebra oggi lunedì 3 dicembre, il quadro tracciato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, che opera all’interno di Vithali, spin off dell’Università Cattolica presso la sede di Roma – sulle condizioni di vita delle persone con disabilità nel nostro Paese non è proprio consolante. “La disabilità è una condizione che interesserà sempre più italiani, grazie al costante allungamento della vita, per questo il nostro sistema di welfare si troverà ad affrontare una domanda crescente di servizi per assicurare a queste persone l’assistenza sanitaria e sociale e il diritto a vivere una vita indipendente”, afferma Alessandro Solipaca, Direttore Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane diretto da Walter Ricciardi.
Le stime sulla prevalenza nella popolazione della disabilità segnalano che questa condizione interessa circa 4 milioni e 360 mila persone, delle quali 2 milioni… Continua su cartadiroma