Un addio al cinema in grande stile quello che ha preannunciato l’ottantaduenne Robert Redford, icona del cinema che, prima di lasciare per sempre i riflettori, ci regala un’altra straordinaria interpretazione.
Al cinema dal 20 dicembre, distribuito da Bim, “The Old Man and the Gun”, scritto e diretto da David Lowery, racconta la vera storia di Forrest Tucker, un incallito rapinatore di banche che, arrestato 17 volte, riesce sempre ad evadere, persino dal super carcere di San Quintino con una zattera costruita a mano, ad eccezione dell’ultimo arresto in cui accetta di espiare la pena, forse per amore. Ormai 76 enne, Forrest non è ancora stanco della sua vita ‘avventurosa’, perpetrata più come provocazione che non per il valore di quanto sottratto. E’ così che Tucker con due complici continua a mettere a segno colpi in diversi Stati: “la banda dei vecchietti”, sulla quale si incaponisce il detective John Hunt (Casey Affleck).
Il Tucker-Redford è un ladro fuori dal comune: un anziano ladro gentiluomo, benvestito, sempre sorridente, dai modi gentili, ammaliante con le sue vittime, che, tuttavia, nasconde nella tasca interna della giacca una pistola che è talvolta servita per intimidire i direttori di banca di turno.
Non manca una tenera, quasi poetica, storia d’amore con la bravissima Jewel (Sissy Spacek); una donna incontrata per caso in una tavola calda che rimane stregata dai suoi modi gentili. Dapprima ignara circa la vera identità di Forrest, ne accetta sin da subito il corteggiamento, e gli resterà affianco anche dopo averne appreso la sua reale ‘identità’.
Un film classico, poetico, con un ruolo tagliato a pennello sul volto di un Redford segnato dagli anni ma ancora bravissimo, che mancherà certamente al cinema internazionale.