Settanta: auguroni e complimenti a Tullio Solenghi e Ninetto Davoli!
Se uno è stato una delle tre gambe del Trio, animando, insieme a Massimo Lopez e alla compianta Anna Marchesini, uno dei terzetti comici più irriverenti e spigliati che si ricordino, l’altro è stato l’allievo prediletto di Pasolini, lanciato quando era ancora un adolescente e reso protagonista di alcuni capolavori della cinematografia di PPP.
Due attori di altissimo livello, Solenghi e Davoli, colpevolmente sottovalutati e quasi ritenuti incapaci di affrancarsi dalla grandezza e dal peso intellettuale di chi ha consentito loro di diventare ciò che sono diventati.
Due cantori, due interpreti del nostro tempo, due osservatori privilegiati delle vicende umane e della loro incredibile complessità
E ora che questi ragazzi dai capelli bianchi hanno raggiunto un traguardo così importante, volgendo indietro lo sguardo, ci rendiamo conto del tempo che è trascorso, delle avventure vissute, delle sconfitte subite, dei sogni infranti, delle speranze tradite e tutto ci sembra maledettamente lontano, maledettamente triste, maledettamente passato eppure vivo, presente, fra noi, col suo carico di storia, di passione e di meraviglia anche nella tristezza e nell’addio.
Settanta: un traguardo ambito e di tutto rispetto. Lo stesso che meritano questi due protagonisti di tante stagioni e di infinite storie, capaci di andare al di là di se stessi e, pertanto, oltre il tempo e le sue contraddizioni.
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