Un solo augurio: sognate, non rassegnatevi.
Non ho mai amato i bilanci, ma la voglia di scrivere qualche parola c’è.
Il 2018 per me è stato un anno “complesso”, l’ennesimo.
Il primo ringraziamento va certamente alle Forze dell’Ordine, ai Magistrati di Catania, Siracusa e Ragusa e ai ragazzi della mia scorta che mi hanno permesso di essere ancora qui con Voi, scoprendo quella “eclatante azione omicidiaria” come la definì il Gip di Catania.
Il secondo va ai miei amici, la mia grande famiglia, di Articolo21, con cui condividiamo sogni, apprensioni e speranze.
Nel mio 2019 porto i miei sogni, quelli che non mi hanno abbandonato mai.
Porto i sogni di una Terra libera, la Sicilia, la nostra Terra. Libera dal “puzzo del compromesso”, libera da ogni tipo di mafia.
Una Terra meravigliosa, specchio di un Paese eccezionale: l’Italia.
Nel 2019 porto tante persone, porto tanti miei colleghi, diventati amici.
Porto i ragazzi che ho incontrato, nelle scuole e nei palazzetti.
Sogno che ognuno di noi possa innamorarsi di quella bellezza di cui parlava Peppino Impastato, la più potente arma di cui disponiamo per ribellarci e per smascherare la violenza, l’arroganza, le ingiustizie e i soprusi di chi privo di onore e di rispetto ha sfregiato e ingabbiato da troppi anni le meraviglie del nostro paese, cercando di ridurci al silenzio e all’indifferenza. Alla bruttezza ci si abitua, ma chi quella bellezza l’ha conosciuta non potrà più restare in silenzio, questo è ciò che credo anch’io. Perciò penso che serva indignarsi e una coscienza civile nuova, una decisa presa d’atto da parte di tutti noi, che serva una personale e coraggiosa assunzione di responsabilità.
Vi abbraccio forte, Vi auguro di sognare in questo 2019.
Sognare: la cosa più razionale che si possa fare per migliorare la nostra vita e, con essa, la vita di tutti.