Massimiliano Coccia ha ricevuto una lettera anonima recapitata nella sede della redazione. Non è la prima volta. Riferimenti ad altri giornalisti
Il 30 ottobre 2018, a Roma, presso la sede di Radio Radicale, il giornalista Massimiliano Coccia ha ricevuto una lettera anonima con minacce e insulti antisemiti rivolte a lui e ad altri giornalisti impegnati contro le mafie. Coccia ha ritirato la busta dalla cassetta che contiene la posta inviata alla redazione. Qualche ora prima Coccia aveva intervistato il giornalista sotto scorta Paolo Borrometi, Qualche giorno prima aveva intervistato esponenti della Comunità ebraica romana, tra cui Liliana Segre.
Non è la prima volta che a Massimiliano Coccia vengono recapitati messaggi anonimi, con contenuti di odio antisemita. Un’altra lunga lettera gli è stata recapitata il 26 giugno 2018.
Il giornalista ha immediatamente denunciato il nuovo episodio alla Digos e lo ha commentato con Ossigeno con queste parole: “Ormai le intimidazioni che subiscono i giornalisti rappresentano per loro una nuova frontiera”.
Fnsi, Ordine nazionale dei Giornalisti e Associazione Antimafia Noi gli hanno espresso solidarietà.
Questo il testo del messaggio: “Prima Saviano, poi Angeli, poi Borrometi poi la feccia ebrea Segre Di Segni, non hai capito che lo stesso piombo per loro c’è per te non ti conviene insistere Coccia giudio bastardo perché oggi la carta domani il piombo. Se ci cerchi ci trovi”.
Non è la prima volta che a Coccia vengono recapitati messaggi anonimi, con contenuti di odio antisemita. Un’altra lunga lettera gli è stata recapitata il 26 giugno 2018. FP