Le stime del Rapporto Ismu. Gli stranieri sono 6,1 milioni, 533 gli mila irregolari; 147 mila quelli che hanno acquisito la cittadinanza italiana (e nel triennio 2018-2020 saranno tra un minino di 470 mila e un massimo di 560 mila). Cesareo (Ismu): “Diminuiscono gli sbarchi, ma c’è drammatizzazione del fenomeno”
MILANO – Gli stranieri in Italia sono 6 milioni e 108 mila, di cui 533 mila irregolari. È la stima della Fondazione Ismu, che ha presentato questa mattina il 24esimo “Rapporto sulle migrazioni 2018”. Rispetto al 2017, c’è stato un incremento del 2,5%. “Tale aumento è trascinato in particolare dall’aumento dell’8,6% degli irregolari”, spiega Giancarlo Blangiardo, demografo che cura da sempre la parte statistica del Rapporto. Di fatto ogni dieci persone residenti in Italia, 1,1 è straniero. Per Blangiardo siamo quindi di fronte al superamento della “soglia simbolica” di uno straniero ogni dieci abitanti.
Un altro dato significativo è quello riguardante il numero di stranieri che diventano cittadini italiani: nel corso del 2017 sono stati 147 mila.
“Pur segnando una flessione rispetto al 2016 quando furono 202 mila – sottolinea Blangiardo -, il dato conferma la vasta portata della conclusione di progetti migratori che sfociano nell’accesso di individui e famiglie allo status di membri permanenti della comunità ospitante. Una tendenza, questa, che si ritiene destinata a persistere nel tempo”. Secondo le stime di Ismu, infatti, nel triennio 2018-2020 diventeranno cittadini italiani tra un minino di 470 mila e un massimo di 560 mila immigrati e nell’arco dei prossimi dieci anni fino a 1,9 milioni.
“Nel corso del 2018 abbiamo vissuto un paradosso – aggiunge Vincenzo Cesareo, presidente della Fondazione Ismu-. A fronte di una drastica riduzione degli sbarchi, c’è stata una drammatizzazione e strumentalizzazione del fenomeno migratorio, che si sta traducendo in una aperta ostilità verso gli stranieri. Il tutto alimentato da informazioni scorrette. E si è arrivati a denigrare quella parte delle società civile che si occupa dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti”. Le polemiche rivelano però anche un problema reale. “C’è un’insufficiente integrazione dei migranti – aggiunge Cesareo -. L’insicurezza percepita dalla maggioranza degli italiani nasce dai troppi migranti che non sono riusciti a integrarsi”. (dp)