Un tribunale egiziano ha disposto oggi la scarcerazione di Amal Fathy, moglie di Mohamed Lofty, direttore della Commissione egiziana per i diritti umani e le libertà e consulente della famiglia Regeni.
Dovrebbe essere rilasciata entro i prossimi giorni a fronte del regime della libertà vigilata. Dovrà presentarsi alla polizia un paio di volte a settimana. Il 26 dicembre apparirà di fronte a un altro tribunale penale del Cairo che entrerà nel merito del caso ma appare inverosimile che possa annullare la disposizione del giudice di sorveglianza in merito alla detenzione preventiva.
Il 30 dicembre, inoltre,la Corte di Appello dovrà emettere il verdetto per l’altro caso in cui è imputata (il 7991 del 2018 ‘Misdemeani di Maadi’). In primo grado il tribunale l’aveva condannata a 2 anni di carcere per calunnia e diffusione di notizie false, oltre che al pagamento di una multa e della cauzione fino al successivo giudizio.
“La cauzione e l’ammenda sono state pagate e ora siamo in attesa del verdetto finale il 30 dicembre” ha scritto in un messaggio Lofty. “Con la decisione di oggi anche per l’altro caso Amal potrà attendere la fine del processo fuori dal carcere. E’ questa è già una buona notizia”.