«La decisone del governo è un atto ritorsivo contro la categoria, oltre che un colpo contro il pluralismo dell’informazione e le testate minori. Gli unici effetti del taglio saranno la chiusura di numerosi giornali e la perdita di posti di lavoro. I parlamentari impediscano questo scempio», osserva il sindacato.
Domani, martedì 18 dicembre 2018, il Consiglio nazionale della Fnsi aprirà i propri lavori in piazza Montecitorio, alle ore 10. Sarà un presidio simbolico, a poca distanza dal palazzo in cui ha sede l’ufficio del sottosegretario con delega all’Editoria, Vito Crimi, per esprimere il dissenso della categoria per il taglio dei fondi per i giornali minori.
All’iniziativa parteciperanno l’esecutivo dell’Ordine dei giornalisti e i colleghi di numerose testate colpite dal taglio che il governo si appresta a inserire nel maxiemendamento alla legge di bilancio.
«La decisone del governo 5 Stelle-Lega – osserva la Federazione nazionale della Stampa italiana – è un atto ritorsivo contro la categoria, di cui mal si sopportano l’autonomia e lo spirito critico, oltre che un colpo contro il pluralismo dell’informazione e le testate minori, espressioni di minoranze culturali, linguistiche, politiche e di comunità italiane all’estero. Gli unici effetti del taglio saranno la chiusura di numerosi giornali e la perdita di posti di lavoro. L’auspicio è che i parlamentari di maggioranza e opposizione, facendo appello alla loro autonomia, sappiano impedire questo scempio».