«Lunedì 10 dicembre, alle 11, Federazione nazionale della Stampa italiana e Ordine dei giornalisti, con l’Usigrai, associazioni e cittadini, saranno davanti al ministero dello Sviluppo Economico, in via Molise angolo via Veneto, per difendere la dignità del lavoro dei giornalisti e i valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione. Lavoro e valori messi a repentaglio da chi, nel governo, dice di voler tutelare i precari e invece lavora a interventi che creeranno più disoccupazione e più precariato; dice di voler tutelare la libertà di stampa e il pluralismo e invece è pronto a spegnere le voci dei territori, dei più deboli, rendendo più povero il panorama informativo del Paese. Il ministro Di Maio ha convocato i rappresentanti dei giornalisti, assieme a non meglio identificate associazioni di precari, per parlare di equo compenso, dimostrando solo di voler strumentalizzare la parte più vulnerabile della categoria. Se vuole ascoltare le storie dei giornalisti precari potrà farlo scendendo in strada: domani saremo davanti al Mise per dare voce a chi ogni giorno contribuisce con il proprio lavoro a onorare il dovere di informare i cittadini e ha il diritto di farlo in maniera libera e indipendente, in primo luogo dagli attacchi della politica e dalle condizioni sempre più penalizzanti del mercato del lavoro giornalistico. Per queste ragioni, parteciperanno all’assemblea i redattori del Messaggero di sant’Antonio e di altre testate che, per effetto dei provvedimenti annunciati dal governo, già si apprestano a licenziare numerosi giornalisti». Lo afferma, in una nota, la Federazione nazionale della Stampa italiana.
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