“Con il San Giusto d’Oro 2018 alla Comunità ebraica di Trieste l’Assostampa Fvg ricorda e onora, a ottant’anni dalle vergognose leggi razziali annunciate da Mussolini il 18 settembre 1938 proprio qui a Trieste, in piazza Unità, il grande contributo dato nel corso dei secoli dalla Comunità ebraica, decimata dopo le leggi razziali, alla crescita culturale ed economica del capoluogo giuliano. Un riconoscimento che forse arriva in ritardo, ma è quanto mai doveroso in un momento storico che purtroppo vede, in Italia e ovunque, diffondersi il razzismo e rinascere l’antisemitismo. Come se la tragica lezione del Novecento non ci avesse insegnato nulla”.
Con queste parole Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa Fvg e componente della giunta esecutiva Fnsi, ha consegnato questa mattina ad Alessandro Salonicchio, presidente della comunità ebraica triestina, il San Giusto d’oro, premio nato nel 1967 su iniziativa del Gruppo Giuliano Cronisti, giunto quest’anno alla sua 52.a edizione, organizzato dal sindacato unitario dei giornalisti regionale con la collaborazione del Comune di Trieste e della Fondazione CrTrieste.
“Dopo tante edizioni in cui il premio è andato a personaggi, associazioni, aziende celebri – da Giorgio Strehler a Claudio Magris, da Gillo Dorfles a Susanna Tamaro, da Lelio Luttazzi alle Generali – negli ultimi anni abbiamo scelto di premiare chi ha portato alto il nome di Trieste pur restando lontano dalla luce dei riflettori: la psichiatria triestina, il prete di strada don Vatta, la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin. Quest’anno, per la prima volta abbiamo voluto unire simbolicamente il ricordo di un passato tragico e la speranza di futuro rappresentata dagli studenti del Liceo Petrarca che hanno realizzato la mostra Razzismo in cattedra”. Un concetto ribadito anche da Tiziana Benussi, presidente della Fondazione CrTrieste: “Anche per le mie origini familiari, tengo molto a dire quanto condivido la scelta di Assostampa: un riconoscimento importantissimo in questo momento storico”.
Il sindaco Dipiazza ha ricordato la recente posa della targa che ricorda la tragica promulgazione delle leggi razziali avvenuta ottant’anni fa. “Piano piano – ha detto il sindaco – stiamo creando le basi per favorire sempre più una vita insieme in prosperità, ricchezza e lavoro, rafforzando valori universali come la pace, la patria, la famiglia, l’educazione e il senso civico”.
“Con la targa ai ragazzi del Petrarca – ha evidenziato ancora Muscatello – vogliamo premiare la sensibilità e l’attenzione per la memoria degli studenti e dei loro insegnanti che hanno realizzato una mostra che parla del dramma e dei ‘sogni spezzati’ dei loro coetanei di ottant’anni fa. La mostra, dopo la grande affluenza registrata al Museo Sartorio, è stata proposta anche in altre città italiane, ora è ospitata al Museo della Shoah di Milano e tutto ciò dev’essere motivo d’orgoglio per Trieste”.
La targa è stata consegnata dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Fvg Cristiano Degano alle studentesse Bianca Esposito e Chiara Stefani, presenti in sala assieme ai compagni, alla preside Cesira Militello e alla prof. Sabrina Benussi. La statuetta è stata consegnata da Carlo Muscatello nelle mani del presidente della Comunità Ebraica Alessandro Salonichio e della prof. Fulvia Levi.
Parole di gratitudine sono venute sia dalla testimonianza della prof. Levi che da quelle di Salonichio, che ha evidenziato come, a seguito delle leggi razziali, “una delle più fiorenti e attive tra le comunità ebraiche italiane venne decimata nel numero e spogliata di gran parte delle sue risorse materiali e spirituali”. “La comunità – ha detto Salonichio – è riuscita comunque a risollevarsi, mantenendo viva la memoria di ciò che fu e persevera nel continuare a voler dimostrare la propria vivacità, promuovendo numerose iniziative culturali”.
Il presidente onorario dell’Assostampa Fvg Luciano Ceschia, già segretario generale della Fnsi, ha infine letto un indirizzo di saluto inviato dalla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti, che evidenzia tra l’altro come “questo premio a una Comunità storicamente importante nella vita economica e culturale della città come quella ebraica e la targa per i professori e i ragazzi e ragazze del liceo Petrarca realizzano una sintesi virtuosa di passato e presente, storia e futuro. Il modo migliore per integrare quella memoria storica e critica che sola rende una comunità davvero civile, cioè multietnica, multiculturale e democratica”.