Cavia e caviale

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Nessuno fa pubblicità gratis. Siccome è da escludere (si spera) che la Ferrero abbia impinguato le saccocce di Salvini mentre azzanna la fetta spalmata, ne consegue che la performance nutelliana mira ad altro corrispettivo, magari in natura. Quale può essere l’obiettivo del ministro se non testare fino a che punto i suoi soggetti da esperimento, titillati proprio da quella colazione feticista, lo proclamano ancora una volta e ancora con più convinzione,  uomo uguale a loro e dunque un giusto?

In termini di compensi, per proseguire in messaggi semiotici di testi gastronomici, sarebbe roba da garantirgli   (a sentir lui 30 anni)  lussuose abbuffate quotidiane di uova di storione, altro che cibo popolare!

P.S. stante però anche l’ottenimento di parecchia pubblicità negativa (perché i pizzini pubblicitari possono rivelarsi armi a doppio taglio) se fossi al posto della Ferrero mi tutelerei…


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