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Ansa e Askanews. Le agenzie scioperano. “Non venga dilapidato il patrimonio di professionalità e di storia”

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Ansa e Askanews, due importantissime agenzie di stampa sono in sciopero e la loro protesta mette a nudo oltre che la grave crisi del settore anche il ritardo accumulato nel cercare soluzioni e gestioni innovative, al passo con i tempi che, ovviamente, richiedono investimenti.
L’Ansa ha scioperato per 24 ore dalle 7 del 21 dicembre, Askanews per 48 ore.
Nello specifico i motivi alla base del blocco sono diversi, seppure convergenti. Il cdr dell’Ansa contesta la scelta dell’azienda di non reintegrare l’organico redazionale al termine del piano di crisi che ha consentito il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio. Il cdr si dice “consapevole della gravità del quadro generale del mondo dell’editoria” e ciò nonostante ritiene “imprescindibile, anche alla luce dei nuovi prodotti che la redazione si appresta a realizzare, che il tema dell’organico venga urgentemente affrontato, dopo anni di sacrifici che hanno decimato il corpo redazionale”. La nota del comitato di redazione ricorda anche che è in ballo un “bene pubblico per il Paese”. Per quanto concerne Askanews i due giorni di sciopero sono stati proclamati per protestare contro l’ipotesi di ricorso al concordato preventivo all’ordine del giorno del Consiglio di amministrazione della società fissato per il 24 dicembre, nonché contro la dichiarazione di 27 esuberi presentata dall’azienda dopo il taglio di dieci giornalisti (in gran parte prepensionamenti). La Federazione nazionale della Stampa ha espresso “pieno sostegno al Comitato di redazione e a tutti i giornalisti e le giornaliste delle agenzie che hanno proclamato lo sciopero”, annunciando che promuoverà “ogni iniziativa per impedire che un grande patrimonio di professionalità e di storia venga dilapidato”.


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