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Verso il Congresso Cgil. Ora tregua, torna il sereno

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Ordine del giorno unitario. Camusso conferma candidatura di Landini a segretario generale. Minoranze legittimate. Tentativi autoritari del governo, ignora il ruolo delle forze sociali

Tregua. Torna il sereno nella Cgil in vista del congresso nazionale che si svolgerà a Bari dal 22 al 25 del prossimo gennaio. Scongiurato, pare, il pericolo che proprio la fase conclusiva, con i congressi nazionali delle organizzazioni di categoria, veda il sindacato chiudersi in un dibattito tutto concentrato sulle nomine dei quadri dirigenti, a partire dal futuro segretario generale, che dovrà succedere a Susanna Camusso, dalla segreteria, dagli organismi dirigenti. Del segretario generale in particolare indicato nella persona di Maurizio Landini, attualmente membro della segreteria nazionale dopo aver diretto per due mandati la Fiom, il sindacato dei metalmeccanici. Piace tanto ai media che, in genere ignorano vita, iniziative, proposte, lotte ma guardano dal buco della serratura per raccontare  vicende dei gruppi dirigenti, scontri, quasi duelli, candidature. La Cgil, nella sua storia, forse perché è il più grande sindacato italiano, una forza indispensabile a livello europeo, con la possibilità che sia proprio essa ad esprimere una delle più importanti cariche a livello della organizzazione sindacale mondiale, fa notizia, se vista dal giornalismo italiano, quando si tratta di raccontare personalismi, retroscena.

Documento unitario sulla formazione del gruppo dirigente approvato dal Direttivo

Un rischio che oggi la Confederazione di Corso d’Italia ha evitato di  correre, quello di affrontare la fase conclusiva del Congresso nazionale con il Direttivo della Confederazione che si divide proprio sulla formazione del nuovo gruppo dirigente, a partire dal segretario generale. Il Direttivo ha ricomposto le fratture che si erano presentate nella precedente riunione nel corso della quale erano state avanzate  critiche all’operato di Susanna Camusso che aveva annunciato la candidatura di Landini a segretario generale della Cgil. Non era stato possibile votare un documento unitario. Questa volta il Direttivo… Continua su jobsnews


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