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Salvini. Con la manovra immettiamo sangue nelle arterie degli italiani

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Spottone, donazione di sangue obbligatoria a scuola, per distogliere l’attenzione dal Bilancio all’esame Ue. Verso la procedura per deficit eccessivo. Spread cresce ancora. Banche preoccupate

Salvini Matteo non aveva di meglio da fare nell’attesa della decisione della Commissione Ue, prevista per mercoledì, in merito alla manovra di Bilancio e, guarda caso, si è dedicato a parlare di “sangue che con la manovra stiamo mettendo nelle arterie degli italiani salassati in passato pure per colpa di scelte europee sbagliate e sono sicuro che  Europa, mercati, agenzie di rating porteranno rispetto all’Italia che contribuisce con 5 miliardi di nero alla casse Ue. Lo spread scenderà, a meno che non ci sia qualcuno che gioca alla speculazione danneggiando l’Italia, ma come governo non lo permetteremo”. Le sue parole rispetto allo spread e ad un possibile intervento sui mercati da parte del governo, se ce ne fosse bisogno, sono il segno che l’economia non è il suo forte, se si potesse diremmo che  è, fra i tanti che ha, il suo debole. Non basta un “spread vade retro” gridato dal ministro dell’Interno, pure vicepremier. Lo spread, il differenziale fra Btp e Bund tedeschi è partito da quota 335  per poi attestarsi a quota 326 punti, ieri era a 322.  Ma lui insiste sul “sangue nelle arterie” tanto che, guarda caso, proprio alla vigilia della riunione della Commissione Ue prendendo spunto dalla raccolta di sangue organizzata dalla Associazione DonatoriNati-polizia di Stato-vigili del fuoco, proprio nel piazzale del Viminale, casa  sua, Salvini ha tenuto un comizietto facendo diffondere foto di lui mentre si fa pungere il braccione e dona il sangue. Non solo, dice di “stare valutando l’ipotesi di una donazione volontaria obbligatoria” con il ministro dell’Istruzione definendo la donazione del sangue come “una questione di sicurezza nazionale, perché se non lo raccogli lo compri e in altri Paesi non ci sono i controlli rigorosi come in Italia”. Poi ha detto di far sì “che milioni di ragazzi che potrebbero donare lo facciano”, supportato dal capo delle polizia. Ciò vale a dire raccogliere sangue nelle scuole. Già che c’era racconta di quando suo padre, a 18 anni, gli fece donare il sangue e a lui regalò un motorino. Al di là della “donazione volontaria obbligatoria” sono arrivati sul sito che ha diffuso la notizia tante mail con un netto  no ad una donazione obbligatoria. Si sono pronunciate anche associazioni che si occupano di assistenza nel settore sanitario di cui diamo notizia a… Da jobsnews


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