Messaggio al PD da un proto-elettore

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Sono un proto-elettore del PD (fondatore), fuoriuscito verso Leu, che pone una condizione per tornare a votare il PD: la fine del renzismo. Lo so, non è una bonifica semplice, dopo il personalismo sversato per anni nel partito. Parlo del potere assoluto del capo che si rivolge solo ai suoi fan a scapito della discussione interna, con l’irrisione della minoranza, l’estinzione dei circoli, la chiusura de L’Unità. Parlo dell’abbandono di chi chiede attenzione e protezione: giovani (riduzione fondi all’istruzione e precariato da Jobs Act), operai (abolizione tutele art. 18), risparmiatori (risparmi divorati dai grandi debitori-amici, in Etruria ed altre banche), contribuenti onesti (misure pro evasori). Parlo della clamorosa legittimazione “nazarena” di Forza Italia, dopo il ventennio di sofferenze che ha inflitto al Paese.

Servirà una scissione per debellare il renzismo? Forse sarebbe la scelta più netta e veloce, perché l’inquinamento è stato diffuso. Ma credo che così non si darebbe un tempo di riflessione a chi ha creduto nel primo Renzi in sintonia con Civati e poi se l’è ritrovato in sintonia con B. Meglio Minniti o Zingaretti per la de-renzizzazione? Nessuno può dirlo, ma entrambi sappiano che il rientro dell’elettorato in diaspora ci sarà se il partito tornerà a sinistra. Cioè impegnato per la giustizia sociale. Se invece continuerà a cercare i voti a destra, asfalterà autostrade per Salvini.

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