Sono un proto-elettore del PD (fondatore), fuoriuscito verso Leu, che pone una condizione per tornare a votare il PD: la fine del renzismo. Lo so, non è una bonifica semplice, dopo il personalismo sversato per anni nel partito. Parlo del potere assoluto del capo che si rivolge solo ai suoi fan a scapito della discussione interna, con l’irrisione della minoranza, l’estinzione dei circoli, la chiusura de L’Unità. Parlo dell’abbandono di chi chiede attenzione e protezione: giovani (riduzione fondi all’istruzione e precariato da Jobs Act), operai (abolizione tutele art. 18), risparmiatori (risparmi divorati dai grandi debitori-amici, in Etruria ed altre banche), contribuenti onesti (misure pro evasori). Parlo della clamorosa legittimazione “nazarena” di Forza Italia, dopo il ventennio di sofferenze che ha inflitto al Paese.