“…Del resto, non può che sottolinearsi come la raccolta di informazioni del MONTANTE nei confronti di Pasquale TORNATORE (imprenditore di Caltanissetta non allineato al “sistema Montante”, ndr) fosse così “bulimica” da non arrestarsi nemmeno di fronte a vicende di natura personale.
Sempre all’interno della cartellina “TORNATORE” è stata, infatti, rinvenuta la copia di una missiva idealmente indirizzata dallo stesso TORNATORE ai suoi familiari il cui contenuto ripercorre questioni strettamente familiari e che il MONTANTE ha verosimilmente ottenuto, e poi conservato, al mero fine di poter dimostrare che, aderendo ad una richiesta dello stesso TORNATORE, aveva assunto alle dipendenze di questi il fratello Michele.
Anche in tal caso non può dirsi si sia in presenza di una mera coincidenza, laddove si considerino le dichiarazioni rese proprio da Michele TORNATORE nei confronti del MONTANTE di cui è dato conto in altra parte della presente richiesta.
Sono, poi, stati acquisiti ulteriori elementi che dimostrano il particolare “interesse” nutrito dal MONTANTE nei confronti del TORNATORE e che dunque sono in grado di confermare, da un punto di vista logico, che l’attività condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria.della Guardia di Finanza di Caltanissetta, su impulso del Maggiore ORFANELLO, fosse stata “dettata” (per usare le parole di qualche militare di tale Reparto escusso dall’Ufficio) proprio dal MONTANTE.
…Va, in ogni caso, rappresentato che non si intende, in questa sede, entrare nel merito di procedimenti doverosamente instaurati presso questo Ufficio giudiziario, ma solo dar conto di una serie di elementi di natura oggettiva che consentono di dimostrare come gli stessi abbiano tratto origine, ancora una volta, su impulso del MONTANTE attraverso soggetti che allo stesso risultano indubbiamente legati a doppio filo.
Si può anche prescindere, ai fini descritti, dalle dichiarazioni rese da Pasquale TORNATORE sul punto – il quale, peraltro e come già anticipato, si è limitato ad una narrazione obiettiva depli eventi di cui si darà conto di seguito — poiché soccorrono pur sempre i documenti rinvenuti nella disponibilità del MONTANTE, la cui analisi, pertanto, verrà posta a fondamento di ciò che si verrà dicendo.
Ed invero:
In data 11 agosto 2013 veniva pubblicata, sulla cronaca di Caltanissetta del giornale “La Sicilia”, una intervista all’allora Prefetto Carmine VALENTE;
il 14 agosto 2013 veniva pubblicata, sia sul quotidiano “La Sicilia”, sia sul giornale on-line “ilfattonisseno.it”, una nota del TORNATORE con la quale si formulavano alcune osservazioni a due passaggi della intervista rilasciata dal Prefetto VALENTE e con la quale, tra le altre cose, si esprimevano critiche all’ “elogio di Crocetta e Montante”
Alla nota del TORNATORE seguivano ulteriori interventi (alcuni favorevoli, altri contrari alle posizioni da costui espresse) pur sempre pubblicati sul quotidiano on-line “ilfattonisseno.it”; anche in tal caso, all’interno della suddetta cartellina, sono contenuti gli interventi che si erano espressi criticamente nei confronti del TORNATORE, comprensivi dei commenti rilasciati, in calce agli stessi, dai visitatori della pagina web.
Tanto premesso, occorre ulteriormente rilevare che:
In data 19.9.2013, il Prefetto VALENTE presentava una denuncia a seguito della ricezione di una busta (con timbro delle poste di Catania avente data 21.8.2013) contenente un biglietto recante nella prima pagina una immagine floreale, nella parte interna la scritta “Ciao Valente I” e nell’ultima pagina la scritta “sic sic… S.E. !?!!”.
Il Prefetto riteneva possibile collegare tale accadimento alla predetta intervista rilasciata al quotidiano “La Sicilia” cui — del pari evidenziava — era seguita “una reazione particolarmente veemente da parte di tale Tornatore Pasquale, imprenditore locale, il quale sul giornale on-line “Il fatto nisseno” replicava aspramente, affermando di essere rimasto sorpreso ed amareggiato per le mie affermazioni”.
Veniva iscritto un procedimento nei confronti del TORNATORE poi archiviato, dopo essersi accertata — mediante comparazione grafologica — l’estraneità ai fatti dello stesso TORNATORE.
Costituisce un dato oggettivamente rilevabile dalle indagini svolte l’esistenza di stretti rapporti tra il MONTANTE ed il Prefetto VALENTE.
Si consideri, ancora, il contenuto di diverse intercettazioni telefoniche captate nell’ambito del procedimento nel corso delle quali, Michele TROBIA (presidente del Tennis Cub di Caltanissetta, ndr), conversando proprio col Prefetto VALENTE, si rivolgeva idealmente nei confronti del MONTANTE appellandolo come “il loro comune amico” o il “loro grande amico”
A ciò aggiungasi altro dato oggettivamente desumibile dalle indagini svolte (già evidenziato in precedenza) e che, occorre necessariamente richiamare in questa sede: sempre in data 19.9.2013, alle ore 8.35, GRACEFFA Salvatore ( poliziotto coinvolto nell’inchista, ndr) interrogava in Banca dati S.D.I. proprio il nominativo di Pasquale Carlo TORNATORE;
In data 3.10.2013 Salvatore PASQUALETTO ( un altro fedelissimo di Montante, ndr), nella qualità di Presidente del Tavolo unico di regia per lo Sviluppo e la Legalità, presentava un esposto nei confronti del TORNATORE in relazione ai due artcoli di stampa, di cui si è detto, pubblicati su “La Sicilia” e su “ilfattonisseno.it”.
Anche in tal caso veniva iscritto un procedimento nei confronti del TORNATORE (per il delitto di cui all’art. 595, comma 3, c.p.p.) poi conclusosi con provvedimento di archiviazione, non essendosi ravvisate nelle parole del TORNATORE espressioni diffamatorie non coperte dal diritto di critica o o false incolpazioni suscettibili di dar luogo al delitto di cui all’art. 368 cod. pen.
A tal proposito, va evidenziato, in primo luogo, come l’esistenza di rapporti tra il MONTANTE ed il PASQUALETTO – che definire stretti è financo riduttivo – sia stata accertata con chiarezza nell’ambito del procedimento. Oltre a quanto in precedenza riportato in relazione all’I.A.S. (Industria Acqua Siracusana spa, ndr) di Siracusa (ove, si ricorderà. il PASOUALETTO è stato nominato componente del C D A proprio ner volere del MONTANTE)..
..Esistono, poi, agli atti ulteriori elementi che consentono di collegare, in maniera diretta, al MONTANTE l’esposto presentato nei confronti del TORNATORE dal PASQUALETTO e non soltanto perché lo stesso MONTANTE, in rappresentanza della Camera di Commercio (componente del Tavolo Unico di Regia per lo Sviluppo e la Legalità), avesse dato mandato (assieme agli altri soggetti intervenuti in rappresentanza degli altri enti facenti parte di tale organismo) – all’esito di una riunione tenutasi il 26 agosto 2013 – al Presidente del Tavolo (il PASQUALETTO appunto) di presentare in Procura il suddetto esposto.
Quanto, perché, all’interno della più volte menzionata cartellina “TORNATORE” è stato rintracciato un documento che dimostra come fosse il MONTANTE a dettare i comportamenti del PASQUALETTO nella vicenda in questione.
In data 4 settembre 2013, infatti, il PASQUALETTO inviava allo stesso MONTANTE una e-mail con allegata la nota (non firmata e datata 26 agosto 2013) indirizzata dal Tavolo Unico di Regia al Prefetto VALENTE con la quale, nella sostanza, si invitava quest’ultimo ad “andare avanti nel percorso tracciato” e, nel contempo, si preannuneiava la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica”per accertare eventuali disegni criminosi che vorrebbero arrestare il processo di rinnovamento in corso” e riferibili, a dire dell’esponente, “agli attacchi” indirizzati allo stesso Prefetto “sui mezzi di comunicazione”.
Ciò che più rileva, è che il PASQUALETTO evidenziava al MONTANTE, con la mail in questione, di aver apportato a quel documento allegato le modifiche quali rilevabili dal colore “rosso” di stampa e concludeva “vedi se va bene”.
Per completezza d’esposizione, si rappresenta che, sempre all’interno della cartellina “TORNATORE” sono contenute due copie dell’esposto poi presentato dal PASQUALETTO in Procura, oltre che una copia del verbale della riunione del 26 agosto del Tavolo Unico con cui si dava mandato al Presidente di predisporlo e depositarlo presso questi Uffici.
Dopo neanche venti giorni dalla presentazione dell’esposto da parte del PASQUALETTO, Emilio GIAMMUSSO (in data 22.10.2013) presentava presso questi Uffici altro esposto nei confronti del TORNATORE con il quale si evidenziava l’invio da parte di questi di alcuni sms contenenti, a dire dell’esponente, l’esplicita minaccia di formulare attacchi pubblici alla sua persona.
Veniva, quindi, iscritto altro procedimento nei confronti del TORNATORE per il delitto di cui all’art. 612, comma secondo, cod. pen., che si concludeva, ancora una volta, con provvedimento di archviazione.
Anche in tal caso si vuole prescindere dal merito della vicenda, ma ciò che più preme rilevare è che pure in tale circostanza pare possibile affermare come l’iniziativa del GIAMMUSSO sia stata ispirata dal MONTANTE..”.