Il decreto sicurezza passa in via definitiva alla Camera con 396 sì e 99 no. Ma, oltre alla maggioranza, stavolta, rispetto al voto di fiducia di martedì, dicono sì al provvedimento anche i deputati di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Così, ai 346 parlamentari che fanno parte dei gruppi M5S e Lega si devono aggiungere 24 di FdI, 68 di FI e 4 del Misto. Ma a questa cifra, che sarebbe stata di 442, si devono togliere i deputati assenti e quelli in missione che sono per il M5S: 14 assenti e 22 in missione. Cioè 36. Esattamente lo stesso numero dei deputati forzisti che non hanno partecipato alla votazione. Per quanto riguarda la Lega, invece, gli assenti sono stati 5 e 4 quelli in missione. Al totale, che è 397, va sottratto il presidente della Camera, Roberto Fico, che per prassi non vota. Si arriva così a 396 che sono 60 voti in più rispetto alla fiducia incassata ieri dal provvedimento. Nessun applauso dei 5Stelle ha accolto l’approvazione definitiva. Esultanza invece tra i banchi non solo della Lega ma anche di Forza Italia e Fdi, mentre i pentastellati sono rimasti a braccia conserte. La stessa fotografia già scattata dopo il primo ok, sempre a Montecitorio, al ddl anticorruzione con il Carroccio che è rimasto seduto sui propri scranni senza battere ciglio. “Questa volta però – commentano in Transatlantico – ad applaudire era tutto il centrodestra compatto”.
A dare ieri la fiducia chiesta dal governo sul decreto erano stati, infatti, solo i parlamentari del M5S e della Lega, oltre a 3 esponenti del Maie: Salvatore Caiata, Antonio Tasso e Catello Vitiello. I contrari erano stati i rappresentanti di FdI, Pd, LeU, FI ed esponenti del Misto. Non avevano partecipato al voto di fiducia 3 deputati della Lega e uno del M5S, mentre in missione erano risultati un parlamentare del Carroccio e 7 dei 5 Stelle. In tutto avevano “disertato” il voto 12 deputati della maggioranza. Barzotti, Cappellani, Ehm, Gallo, Giannone, Ricciardi, Sarli, Sportiello, Vizzini. Sono questi, a quanto apprende l’Adnkronos da fonti M5S, i nomi dei deputati 5 Stelle che risultavano assenti ‘non giustificati’ al momento del voto finale sul dl sicurezza. Tutti, tranne Gallo, avevano firmato la lettera ‘critica’ nei confronti del decreto Salvini. Sui banchi delle opposizioni, spiccavano invece i democratici, tutti con una maschera bianca sul volto. Così hanno protestato in Aula contro il dl sicurezza dopo aver annunciato il voto contrario al provvedimento fortemente voluto dalla Lega. “Questo decreto creerà persone invisibili”, è l’accusa… Continua su jobsnews