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Kenya, agguato a Chakama: rapita una volontaria italiana

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Si tratta della milanese Silvia Romano di Africa Milele Onlus, organizzazione con sede a Fano, nelle Marche. L’ipotesi, da verificare, è che il commando degli assalitori sia collegato al gruppo armato Al Shabaab. Del Re: “Vicenda che mi rattrista molto. Siamo vicini alla famiglia”

 

Uomini armati hanno rapito una volontaria italiana e ferito diverse persone nella contea di Kilifi, in una località costiera del Kenya: lo hanno riferito ufficiali della polizia locale, citati dal ‘Nation’ e altri quotidiani. Secondo queste ricostruzioni, gli assalitori hanno aperto il fuoco in modo indiscriminato ieri sera, attorno alle otto, nel mercato di Chakama, a circa 80 chilometri di distanza dalla località turistica di Malindi.
Silvia Costanza Romano, questo il nome della volontaria, ha 23 anni. Originaria di Milano, era partita con la onlus marchigiana Africa Milele Onlus (con sede a Fano) per partecipare un progetto di cooperazione internazionale.
L’ipotesi, da verificare, è che il commando degli assalitori sia collegato al gruppo armato Al Shabaab. Secondo i responsabili di Africa Milele, infatti, la volontaria sarebbe stata prelevata da uomini armati che ieri sera hanno fatto irruzione nella casa dove si trovava.

“Vicini alla volontaria rapita”. Emanuela Claudia del Re, viceministro degli Affari esteri e la cooperazione internazionale , ha affermato: “Mando i miei cari saluti alla famiglia di Silvia Costanza, rapita in Kenya. È un fatto che mi rattrista molto. Rappresenta il meglio della nostra società perché appartiene a quelle persone che decidono di passare un periodo in zone di conflitto contribuendo a costruire una società dell’empatia”.

Attivata l’Unità di crisi. “È una situazione gravissima e delle ultime ore, che si evolve tra l’altro di minuto in minuto – ha aggiunto il viceministro. – L’Unità di crisi della Farnesina si è già attivata per contattare le risorse sul territorio, il governo e per assistere la famiglia, che sicuramente sta vivendo un momento molto difficile”. (DIRE)

Da redattoresociale


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