Dall’ordinanza di custodia cautelare
“…Ulteriore e ben più premante conferma alle dichiarazioni di Marco VENTURI proviene. però, dal contenuto di una conversazione tra presenti captata all’interno degli uffici della SIDERCEM dello stesso VENTURI ed intercorsa tra quest’ultimo, ROMANO Massimo (imprenditore della distribuzione convolto nell’inchiesta, ndr) e TROBIA Michele (Presidente del Tennis Club di Caltanissetta), soggetto che è emerso nel corso dell’odierno procedimento in strettissimi rapporti con lo stesso MONTANTE.
La conversazione in questione intercorreva il giorno successivo alla pubblicazione dell’articolo sul quotidiano “La Repubblica” avente ad oggetto l’intervista rilasciata dallo stesso VENTURI.
In tale occasione, per ciò che qui rileva, i presenti facevano esplicito riferimento alla figura del MONTANTE ed in particolare il TROBIA inzialmente raccontava il contenuto della telefonata avuta, quella stessa mattina, proprio col MONTANTE, che, nel mostrarsi molto agitato, gli aveva parlato delle dichiarazioni che aveva letto sul giornale del VENTURI.
Successivamente, sempre il TROBIA rammentava l’epoca in cui ebbe a conoscere il MONTANTE, facendo riferimento al momento in cui era sorto il torneo di tennis della città di Caltanissetta, ad agosto di 17 anni orsono, occasione nella quale lo stesso MONTANTE si adoperava per “conoscere gente che poi effettivamente ha conosciuto”.
Il TROBIA, inoltre, rammentava al ROMANO — che aveva cercato di postergare la sua amicizia col MONTANTE al momento in cui Rosario CROCETTA era stato Sindaco di Gela — come questi già lo conoscesse nel momento in cui egli entrò in rapporti col MONTANTE, tanto che in quell’occasione gli aveva mostrato borse piene di cambiali che diceva essere del ROMANO e anche soldi in contanti.
Il ROMANO, in maniera assai eloquente, cercava di prendere le distanze da quegli accadimenti, ma il TROBIA proseguiva nel racconto riferendo ulteriori circostanze che, come si diceva poc’anzi, offrono una straordinaria conferma all’assunto che qui si sta sostenendo.
Ed invero, si aveva modo di udire il TROBIA testualmente riferire ai presenti: “Poi le altre borse con Toto’ CUFFARO! Le altre borse che deposito’ a casa mia…ca’ ci su 800 milioni…ca’ ci su 600 . Il ROMANO chiedeva, quindi, se avesse materialmente visto questi soldi ed il TROBIA rispondeva, ancora una volta, testualmente “come no! li abbiamo portati assieme a Toto’ CUFFARO! a muglieri ca…scusami…a
muglieri ca mi Antonella… una volta lei me lo disse auello cac’era ddra intra….”perche’ non mi restituisce i soldi – dici – ca….i sordi ca gli avete dato tu e mio marito!”.
…Massimo ROMANO, invece, alcunché ha riferito sul punto, posto che — pur essendogli stato esplicitamente domandato nel corso dell’originaria escussione come persona informata sui fatti (verbale del 26.9.2015) — inizialmente si diceva… Continua su mafie