“Viaggio senza vento”, verrà ripubblicato il 26 ottobre 2018 in un’edizione arricchita per celebrare il venticinquennale. Sarà disponibile in tutti i negozi di dischi in triplice edizione: doppio cd con l’album rimasterizzato direttamente dai nastri originali con l’aggiunta di un bonus disc contenente l’inedito “Angel”, ritrovato negli archivi della Universal Music, per il quale è stato realizzato un videoclip uscito il 12 ottobre. Nel video ci sono filmati dell’epoca, spezzoni di videoclip e immagini di Genova, città che ospita uno dei più grandi fan club della band bresciana, e una rievocazione agli angeli caduti nel crollo del ponte Morandi. “Angel” ha una storia lunga: la base strumentale venne incisa nel corso delle sessioni di “Viaggio senza vento” e fu terminata soltanto nell’aprile dell’anno successivo, quando Omar Pedrini scrisse il testo di getto, subito dopo aver appreso della morte di Kurt Cobain, cantante e leader dei Nirvana. Nel doppio cd è contenuta anche la cover di “I Can’t Explain” degli Who e 11 brani in versione demo. E’ disponibile inoltre una versione in doppio LP in vinile 180 grammi, un box deluxe in edizione limitata e numerata contenente un doppio cd, un doppio lp in vinile giallo, un poster del tour “Viaggio senza vento” e un esclusivo book contenente 56 foto inedite e testimonianze dei membri della band, Eugenio Finardi e Mauro Pagani, che hanno suonato nell’album. “Dopo i primi due album eravamo diventati una band di riferimento per il movimento alternativo ma il terzo disco, quello della consacrazione, fu un mezzo passo falso – dice Omar Pedrini – eravamo scontenti del sound, cercavamo una sonorità tutta nostra. Eravamo a un punto morto. Proposi alla band di registrare un concept album, alla Tommy, una storia unica, un unico atto – prosegue Pedrini – Sembrava una follia per quegli anni: la storia del mio alter ego Joe e il sogno alchemico di trasformazione della materia volgare in oro, di un perdente in guerriero. Un viaggio dentro e fuori sé stesso. Il tema del viaggio come ricerca. Un album come si usava negli anni ‘70, e da quell’epoca aurea invitammo infatti due prestigiosi ospiti simbolo come Pagani e Finardi. La frase più significativa di quei tre mesi folli, che ho ben stampata in testa è del maestro Ghedi: ‘quantomeno, anche se torneremo a lavorare in fabbrica, avremo fatto un disco con le palle!’ ”.
“Fu un periodo di straripante creatività e libertà, registravamo qualsiasi cosa ci venisse in mente – dichiara Diego Galeri – Celebrarlo oggi a 25 anni dalla pubblicazione credo sia doveroso per noi ma ancor di più per tutte le persone che ci hanno conosciuto grazie a quel disco e poi seguito fino ad oggi con un affetto e una dedizione straordinaria”. “Viaggio senza vento” è il quarto album in studio dei Timoria, band un tempo formata da Francesco Renga, Omar Pedrini, Carlo Alberto “Illorca” Pellegrini, Enrico Ghedi, Diego Galeri. L’album viene pubblicato il 12 ottobre 1993, preceduto dal singolo “Senza Vento”, che consacra definitivamente la band come punto di riferimento per il rock in Italia. Si tratta di un vero e proprio concept album che racconta il viaggio di un personaggio di nome Joe. “Eravamo giovani e ci sentivamo molto diversi, pieni di amore per il cinema la letteratura e la musica e abbiamo sfogato tutto il nostro cuore e le nostre energie, ci siamo svuotati in questo vaso che per me è un capolavoro intimo da cui mai mi separerò” – ricorda Enrico Ghedi. Tanti gli ospiti di spicco che hanno preso parte alle registrazioni dell’album: Eugenio Finardi ha prestato la seconda voce in ‘Verso oriente’, Mauro Pagani ha suonato il violino in ‘Lombardia’, Roberto Soggetti il flauto in ‘La cura giusta’ e Candelo Cabezas le percussioni in ‘Verso Oriente’. “Viaggio Senza Vento per me non è solo un disco, canzoni, musica e parole – aggiunge Francesco Renga – è soprattutto la fotografia di un periodo meraviglioso della mia vita. Sono le istantanee della mia giovinezza più bella, artistica, creativa e non solo”. Quanto i Timoria varcarono le porte dell’Avant Garde Studio di Milano per registrare “Viaggio senza vento”, tra giugno e luglio 1993, avevano alle spalle ben tre dischi, una partecipazione al Festival di Sanremo con il brano “L’uomo che ride”, che vinse il premio della critica per le nuove proposte nel 1991, la produzione del loro album d’esordio “Colori che esplodono” curata da Gianni Maroccolo (ex Litfiba), una collaborazione con il regista Wim Wenders per il videoclip di “Milano (non è l’America)”, collaborazioni con Luciano Ligabue nell’album “Storie per Vivere”. “Viaggio Senza Tempo” ha rappresentato un punto di svolta per la band bresciana: “Da quel momento è iniziata la fase adulta dei Timoria come band – afferma Carlo Alberto Pellegrini – Quel disco ci ha dato una forza tale che è durata per tutti gli anni successivi e il tour che seguì il disco fu lunghissimo e trionfale tanto da lasciarmi la sensazione di far parte di un gruppo che avrebbe lasciato il segno”.
Fonte: TP24
CD 1
- Senza vento
- Joe
- Sangue impazzito
- Lasciami in down
- Il guardiano di cani
- La cura giusta
- La fuga
- Verso oriente
- Lombardia
- Campo dei fiori jazz band
- Freedom
- Il mercante dei sogni
- La città del sole
- La città della guerra
- Piove
- Il sogno
- Come serpenti in amore
- Frankenstein
- La città di Eva
- Freiheit
- Il guerriero
CD 2
- Angel
- I Can’t Explain
- Senza vento – demo
- Sangue impazzito – demo
- La cura giusta – demo
- Verso oriente – demo
- Lombardia – demo
- Freedom – demo
- La città del sole – demo
- Piove – demo
- Il sogno – demo
- Come serpenti in amore – demo
- Taruni taruni (Canto bengalese) – demo