Presidente Claudio Fava, le scrivo dopo aver saputo che ha ricevuto una busta con un proiettile, per manifestarle la mia piena solidarietà.
Insieme a quella dei molti cittadini, da anni impegnati contro le mafie. Che tentano con l’acido della violenza di sciogliere la sovranità del popolo, per ridurlo nella sudditanza e nel silenzio. Nel ruolo di Presidente della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, lei ha da tempo ingaggiato una lotta non solo contro le cosche, ma anche contro chi si è ammantato di anti-mafia in pubblico, aderendo in privato agli stessi perversi comportamenti. La falsa anti-mafia è più pericolosa della mafia, perché scoraggia e disorienta le persone oneste. Per questo il suo impegno per smascherare i doppiogiochisti della legalità ha un valore enorme per il riscatto della Sicilia e del Paese.
Presidente Claudio Fava,
siamo in tanti a sostenerla, sicuri che questa intimidazione, invece di ridurre il suo lavoro quotidiano di affermazione dei valori della Democrazia contro l’eversione criminale, lo aumenterà. Le mafie – grazie a persone come lei, che non piegano la testa nemmeno dopo una tragica perdita familiare – devono capire che la Costituzione dei diritti è più forte dell’oppressione dei delitti. E questa nuova cultura della Legge amica dei miti la realizzeremo insieme, ognuno facendo il proprio dovere civile. Ogni giorno.
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