«Capisco i colleghi precari costretti a camuffarsi per non rischiare ritorsioni e ringrazio i colleghi che ci hanno ‘messo la faccia’, ma restano nodi da sciogliere per poter uscire da queste condizioni – prosegue Motta –. Finché esisterà un ‘esercito di riserva’ di iscritti all’Ordine e disponibili a lavorare gratis la dignità professionale sarà sotto scacco; finché i colleghi non porteranno sistematicamente davanti al giudice del lavoro gli editori inadempienti avremo le armi spuntate, e finché il Governo non interverrà con l’abolizione dei Co.Co.Co e non verranno quantomeno emanate le ‘tabelle di liquidazione giudiziale dei compensi’ per i giornalisti autonomi da parte del ministero della Giustizia, i problemi resteranno sul tavolo. E avranno sempre più a che fare con il diritto-dovere di informare ed essere informati. Fnsi e Commissione nazionale lavoro autonomo sono al fianco dei colleghi che decideranno di alzare la testa, mettendo a disposizione gratuitamente i propri legali, per fare in modo che nessun giornalista freelance debba più nascondersi per parlare delle sue condizioni di lavoro».