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Padre Occhetta: “non usare parole come pietre”. Premio Articolo21 a Angelo Chiorazzo per accoglienza.

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“Non dividiamoci tra credenti e non credenti, ma tra persone morali e amorali. Il giornalismo deve tenere insieme solitudini e mondi oscurati garantendo speranza. Usare le parole come pietre è contro giornalismo. La mia libertà di poter dire cose false finisce quando incontra la dignità dell’altro. Da Assisi parte una rete, non solo si giornalisti, che sappia interpretare e a contestualizzare le notizie, dare voce a chi ne è privo. Ogni azione del giornalista è già deontologica se è rivolta al servizio della ricerca della verità, al rispetto delle persone e all’indipendenza del giudizio”.

È il messaggio lanciato da padre Francesco Occhetta, voce di “Civiltà cattolica” al seminario “Le parole non sono pietre” promosso da Articolo 21 e Sacro Convento di Assisi insieme a Federazione nazionale della stampa, Usigrai, Ordine dei giornalisti e Tavola della Pace per il lancio della Carta di Assisi.

Durante l’incontro di Assisi è stato conferito il premio di Articolo 21 alla cooperativa Auxilium da padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, per “il coraggio e l’umanità di chi ha saputo aprire le braccia anziché mostrare i pugni ai migranti della Nave Diciotti” si legge nella motivazione del riconoscimento consegnato.  “Lo spartiacque per noi che lavoriamo nel settore dell’accoglienza è stato il viaggio di Papa Francesco a Lampedusa” ha dichiarato Angelo Chiorazzo il fondatore della cooperativa Auxilium.


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