“L’irrobustimento delle voci espressive di identita’ e realta’ rappresenta un servizio reso alla intera comunita’ della Repubblica: oil pluralismo e la liberta’ delle opinioni sono condizioni imprescindibili per un Paese civile, come afferma la nostra Costituzione”.Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Servizio informazione religiosa in occasione dei trent’anni dalla fondazione.In tre decenni di vita, prosegue il Capo dello Stato, l’agenzia di stampa “si e’ conquistata, da parte degli operatori dell’informazione e dell’intera societa’ italiana, rispetto e credibilita’ nell’esercizio della sua missione di veicolare nel vasto mondo dei media, vecchi e nuovi, l’informazione relativa alla Chiesa cattolica italiana e la osservazione delle vicende del Paese nel solco del giornalismo di ispirazione cristiana”.Articolo 21 condivide le parole del presidente Mattarella.Se per la quarta volta nel giro di poche settimane il Presidente si vede “Costretto” a tutelare i valori racchiusi nell’articolo 21della Costituzione significa che i limiti sono stati superati.Le ultime aggressioni contro giornali e giornalisti del gruppo Repubblica Espresso e l’annuncio della prossima chiusura dei fondi destinati alle cooperative e giornali diocesani, del no profit, del volontariato, sono solo l’ultima di una serie di aggressioni che si propongono di silenziare le voci sgradite.Per queste ragioni riteniamo non più rinviabile l’appuntamento con una grande manifestazione nazionale che metta insieme, senza distinzione di latte o di partito, quanti hanno ancora nel cuore la Costituzione e la libertà di informazione.