EveryOne Group sta lavorando per salvare la giovane lesbica M., fuggita in Kenya dall’Uganda a causa della persecuzione cui è stata sottoposta dai genitori e dalla famiglia, che per “motivi religiosi” non accettavano la sua omosessualità. Purtroppo la giovane ha subito anche in Kenya episodi di discriminazione, culminati in uno stupro di gruppo, che ha annientato la sua dignità e i suoi sogni. Grazie a un giovane attivista umanitario di meraviglioso altruismo, profugo ugandese in Kenya, M. non è sola e possiamo assisterla nonché mantenerci in contatto con lei. Purtroppo né le istituzioni locali né l’UNHCR hanno dato un supporto alla giovane donna, neanche dopo l’aggressione subita. Oggi abbiamo preso contatto con il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres, che in passato, quando rivestiva la carica di Commissario per i Rifugiati, ci ha aiutati a ottenere protezione umanitaria o asilo politico per numerosi profughi, nell’Unione europea, in Canada e negli Stati Uniti. Abbiamo inoltre trasmesso un appello urgente affinché intervengano a tutela della vita di M. al Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, On. Michelle Bachelet, al Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati On. Filippo Grandi e al Commissario ai Diritti Umani del Consiglio d’Europa On. Dunja Mijatović. M. è provata, depressa e vive in una condizione di indigenza ed emarginazione totali. Dopo aver riferito la sua condizione e i terribili eventi che l’hanno coinvolta prima in Uganda e poi in Kenya, abbiamo chiesto alle istituzioni internazionali contattate di “non indugiare oltre e dare una protezione effettiva alla giovane rifugiata, con la massima urgenza, in nome dei valori che le Nazioni Unite e il Consiglio d’Europa rappresentano, in nome dei diritti umani, della civiltà e della fratellanza”.
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