“Ho fiducia nel buonsenso dei magistrati, ma la realtà mi preoccupa”. Intervista al vicesindaco di Riace

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“Già da domani gli ospiti che sono nel nostro comune potrebbero essere spostati, a meno che non intervenga  il Tar che blocchi l’esecutività di tale provvedimento. Tuttavia la circolare ministeriale parla chiaro, loro da domani hanno la facoltà di trasferire tutti i migranti del centro Sprar”. C’è amarezza ed anche tanta preoccupazione nelle parole del Vice Sindaco di Riace Giuseppe Gervasi il più stretto collaboratore del Sindaco Mimmo Lucano. Che preannuncia il ricorso al Tar contro il documento del Ministero dell’Interno.

Come avete preso la notifica di questa circolare?
“E’ un provvedimento che lascia l’amaro in bocca. Le controdeduzioni che hanno fatto gli avvocati Schiavone e Trucco, che torneranno a Riace martedì,  non sono state prese in considerazione. Né hanno tenuto conto della relazione della Prefettura che aveva elogiato il modello. Credo che nel giro di pochi giorni presenteremo ricorso al Tar. Ma quello che preoccupa è che loro hanno ordinato un trasferimento dei migranti e questo potrebbe succedere prima della sentenza del Tar, anche se non c’è nulla di ufficiale”.

Allora solo una sospensiva del Tar potrà bloccare il trasferimento da parte del Viminale?
“Certo. Perché loro dicono, nell’ultima pagina della circolare, che in considerazione di quanto stabilito, il servizio centrale dovrà disporre il trasferimento degli ospiti, anche prima di procedere alla definizione degli aspetti contabili. Quindi se non ci sarà una sospensiva anche domani potrebbe avvenire il trasferimento”.

Quindi è preoccupato?
“E non solo per questo. Credo che gli Sprar in tutta Italia verranno chiusi a breve”.

Cosa glielo fa pensare?
“Mi è stato detto che  nel decreto sicurezza è contenuto tale provvedimento. Passeranno ancora pochi mesi, ma credo che nel 2019 non ci saranno più gli Sprar in tutta Italia”.

C’è anche la questione dei soldi non erogati che ha creato il debito con fornitori e commercianti.
“Questa è una situazione ancora più delicata. Potrebbero non erogare questi fondi per le penalità che sono state contestate ed inoltre richiedere indietro gli altri, perché non dovevano essere utilizzati per i lungo permanenti, ma per gli ordinari. Almeno io l’interpreto così. Anche se poi col ricorso e l’impugnazione si aprirà un contenzioso in cui al termine molte delle penalità che sono state attribuite nell’esecuzione del modello potrebbero essere messe da parte”.

La comunità locale come ha preso questa notizia.
“Sono parecchio arrabbiati, perché tutti dicono che questo paese tornerà quello di prima”.

E gli ospiti cosa dicono?
“Sono anche loro preoccupati in quanto hanno instaurato rapporti di amicizia consolidati negli anni di permanenza. Fanno parte a tutti gli effetti della comunità riacese. Quindi si chiedono dove andremo e cosa faremo? Soprattutto bambini ed anziani.”

Lei ora cosa spera?
“Principalmente nel buonsenso dei giudici. Quello che è stato emesso dal  Viminale è una circolare ministeriale, mentre il Tar emetterà una sentenza e quindi deciderà sia su quello che ha evidenziato il ministero sia sulle nostre controdeduzioni “.

Me Lei personalmente come si sente?
“Ci sono momenti in cui ti senti a terra, però poi ti riprendi perché bisogna andare avanti, in quanto non puoi abbandonare le persone e neanche il paese. Io, come ho detto prima, ho fiducia nel buonsenso di alcuni magistrati, ma la realtà un po’ mi preoccupa”.


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