Jake Tapper della CNN, Nick Kristof del New York Times, Mehdi Hasan di Al-Jazeera English, Naomi Klein dell’Intercept, Jason Rezaian del Washington Post, Hamid Mir di Geo News e ancora Kareem Shaheen dall’Egitto, Rania Abouzeid dall’Australia, Rami Khouri dal Libano e Barkha Dutt dall’India. Sono i giornalisti, direttori ed editorialisti che hanno accettato l’invito di Amnesty International a leggere in video l’ultimo editoriale di Jamal Khashoggi, pubblicato postumo sul Washington Post quando si è avuta purtroppo la certezza che il giornalista dell’Arabia Saudita era stato assassinato da funzionari sauditi all’interno del consolato del paese a Istanbul.
L’editoriale di Khashoggi s’intitolava, significativamente, “Ciò di cui ha più bisogno il mondo arabo è la libera espressione”. “Il mondo arabo era pieno di speranza durante la primavera del 2011. Nei giornalisti, negli accademici e nelle nuove generazioni c’era grande aspettativa per una società libera e attiva nei rispettivi paesi (…)”, scriveva Khashoggi nell’editoriale.
Ma quella speranza, quelle aspettative “sono state rapidamente spazzate via” per lasciare il campo alla repressione, all’imprigionamento di giornalisti e difensori dei diritti umani, alla chiusura degli organi d’informazione e al rafforzamento della censura.
Il video è qui: https://youtu.be/uUq9OOI5wlU