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Crescono le violenze sui minori in Italia: 5.788 le vittime (+8%)

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Tante sono le vittime di abusi e violenze nel 2017, il 60% bambine. È quanto emerge dai dati Interforze elaborati dal dossier InDifesa di Terre des Hommes. Crescono le violenze sessuali (anche aggravate), la corruzione di minorenne e i maltrattamenti in famiglia

 

MILANO – Sono 5.788 i minori vittime di reati nel 2017, l’8% in più dell’anno precedente. Abusi e violenze che colpiscono soprattutto bambine e ragazze, il 60% delle vittime. È quanto emerge dai dati Interforze sulla violenza sui minori, elaborati per il nuovo Dossier della Campagna Indifesa di Terre des Hommes, presentato oggi nella Sala degli Atti Parlamentari del Senato. L’incremento delle vittime accertate “dimostra l’urgenza di assicurare maggiore protezione a bambine e le ragazze, anche in Italia”, sottolinea Terre des Hommes. Tra i reati in crescita la violenza sessuale, le cui vittime (699 minori, per l’84% femmine) sono aumentate del 18% rispetto al 2016. Gli atti sessuali con minorenni sono cresciuti del 13% e le 415 vittime sono ragazze nell’80% dei casi; la corruzione di minorenni (ovvero il compiere atti sessuali in presenza di bambini sotto i 14 anni) è aumentata del 24% (in tutto 154 minori) e il 78% delle vittime sono bambine; la violenza sessuale aggravata (nella cui fattispecie ricadono diverse aggravanti, tra cui l’età inferiore ai 14 anni) è in aumento dell’8% (387 minori) e l’83% delle vittime sono ragazze o bambine.

Il reato che miete il maggior numero di vittime tra i minori è il maltrattamento in famiglia: sono 1.723 nel 2017. Alto anche il numero di bambini vittime della “violazione degli obblighi di assistenza familiare”: 1005, in aumento del 5% rispetto al 2016. A crescere non sono tutte le fattispecie di reato: cala il numero delle vittime di prostituzione minorile (-35%, per il 73% femmine) e di sottrazione d’incapace (-18%, il 49% femmine).

Si tratta di dati relativi ai reati emersi. Indicano quindi un aumento generale della violenza,oppure sono indice di una maggiore consapevolezza di chi denuncia? Difficile dirlo. Dieci anni fa le vittime accertate furono ben il 43% in meno rispetto al 2017. Possibile che ci sia stata un’impennata di violenza verso i minori di tale portata nel giro di un decennio? Per Terre des hommes, comunque, “il quadro sembra confermare l’impressione che, forse alimentata e formata da una precoce e costante dieta mediatica ipersessualizzata, la relazione con la sessualità sia sempre più vissuta attraverso un’oggettivazione del corpo delle ragazze e delle bambine (e delle donne in generale) e una conseguente modalità predatoria e prevaricatoria”.

“L’Osservatorio Indifesa ci conferma la necessità di raddoppiare gli sforzi per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro i bambini, in particolar modo contro le bambine -dichiara Raffaele K. Salinari, Presidente di Terre des Hommes-. Chiediamo al Governo di non dimenticare l’infanzia mettendo al centro, come chiediamo da anni, interventi concreti per dare seguito, sia in Italia che nei progetti di cooperazione internazionale, agli impegni sottoscritti in sede di adesione all’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030 (in particolare conseguenti all’obiettivo n.5), alla Convenzione di Istanbul (provvedendo una copertura finanziaria adeguata per le attività di prevenzione della violenza) e alla Convenzione dei Diritti dei Bambini, partendo dal monitoraggio sistematico dei dati e dal contrasto di ogni forma di povertà, abuso o discriminazione dei confronti dei bambini. Siamo convinti che si debba lavorare con maggior vigore su alcune assi fondamentali: ascoltare e monitorare, perché senza dati attendibili e senza l’ascolto del territorio e dei ragazzi e delle ragazze non possiamo orientare le nostre policy e i programmi di intervento; fare rete perché solo unendo le forze tra famiglie, attori privati, istituzioni pubbliche e scuole possiamo produrre un impatto reale nella vita delle ragazze e delle bambine e ribaltare i trend sulla violenza di genere. Ma anche formare, mettendo al centro i ragazzi e le ragazze, le bambine e i bambini, costruendo sulla loro partecipazione e sul loro protagonismo. Perché solo così educheremo cittadini consapevoli in grado di superare la violenza e gli stereotipi. E poi innovare, sui linguaggi e sulle modalità di intervento, perché è evidente che i risultati ottenuti non sono sufficienti e dobbiamo provare a cambiare. Indifesa è tutto questo e vuole, sempre di più, lavorare proprio su questi assi”.

“La Settima Edizione del Dossier Indifesa di Terre des Hommes “La condizione delle bambine e le ragazze nel mondo 2018” ci offre l’occasione per aprire gli occhi di fronte ai muri che si ergono davanti alle ragazze e alle donne, frapponendosi tra esse e la loro realizzazione personale, i loro sogni, le loro aspirazioni grandi o piccole”, dichiara Vincenzo Spadafora Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili. “Nello svolgimento del mio ruolo istituzionale farò tutto ciò che sarà possibile affinché i diritti delle ragazze in Italia e nel mondo siano salvaguardati”. (dp)

Da redattoresociale


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