Brasile. Vince l’ex militare di estrema destra Jair Bolsonaro col 55,70% dei voti. Primi a congratularsi con lui i leader populisti

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Jair Bolsonaro, candidato dell’estrema destra, è il nuovo presidente del Brasile. Bolsonaro ha vinto il ballottaggio con il 55,70% dei voti, superando il candidato rivale della sinistra, Fernando Haddad, che ha ottenuto il 43,40%.

Lo ha riferito il Tribunale superiore elettorale. L’ex capitano dell’esercito entrerà formalmente in carica il prossimo gennaio. Circa 147 milioni di brasiliani si sono recati alle urne per eleggere il nuovo presidente. Bolsonaro era il grande favorito alla vigilia del voto: al primo turno, svoltosi lo scorso 7 ottobre, aveva ottenuto il 46% dei suffragi. Dopo l’annuncio della vittoria migliaia di sostenitori si sono radunati davanti la sua casa di Rio de Janeiro per festeggiare. Bolsonaro subentrerà il 1 gennaio 2019 al presidente uscente, Michel Temer, per un mandato di quattro anni.

Il nuovo governo del Brasile “difenderà la Costituzione, la democrazia e la libertà”. Non una vaga promessa di un uomo, ma “un giuramento a Dio”. Sono le prime parole pronunciate da Jair Bolsonaro in un discorso trasmesso in diretta sui principali media. Il nuovo capo dello stato si è impegnato a formare un “governo decente” con l’obiettivo di trasformare il Brasile in una nazione “grande, prosperosa e libera”. Un principio, quello della libertà messo al centro dell’orizzonte dei valori. “Come difensore della libertà guiderò un governo che difenderà e proteggerà i diritti dei cittadini che compiono il loro dovere e rispettano le legge. Il futuro esecutivo lavorerà perché tutti crescano”, con un approccio “che romperà gli schemi”. Il leader dell’estrema destra promette di “scommettere sulle persone, di sburocratizzare e semplificare” il paese, “permettendo che il cittadino o l’imprenditore abbiano più libertà di costruire il loro futuro”. In linea con le promesse della vigilia, Bolsonaro ribadisce che attaccherà la macchina federale per “liberare” energie del paese: “abbiamo bisogno di più Brasile e meno Brasilia”, ha detto l’ex militare ribadendo al tempo stesso la necessità di difendere “il diritto di proprietà”. Un punto quest’ultimo che negli ultimi mesi di campagna elettorale veniva spesso illustrato con la promessa di concedere l’uso delle armi ai cittadini e una mano più ferma nei confronti dei movimenti sociali che insidiano le proprietàterriere.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha telefonato a Jair Bolsonaro per congratularsi per la sua vittoria nelle elezioni presidenziali brasiliane. Lo ha riferito Sarah Sanders, portavoce della Casa Bianca, precisando che “entrambi hanno espresso un forte impegno a lavorare fianco a fianco per migliorare la vita degli Stati Uniti e del Brasile, e come leader dell’area, delle Americhe”. Dall’Italia, charo il messaggio di Matteo Salvini: “Anche in Brasile i cittadini hanno mandato a casa la sinistra! Buon lavoro al Presidente Bolsonaro, l’amicizia fra i nostri Popoli e i nostri Governi sarà ancora più forte! E dopo anni di chiacchiere, chiederò che ci rimandino in Italia il terrorista rosso Battisti”.

Da jobsnews


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